Comune di Spriana – (SO)

Informazioni

  • Codice Catastale: I928
  • Codice Istat: 14062
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 105
  • Altitudine: 307
  • Superficie: 8.19
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Spriana è un piccolo Comune della Valmalenco che deriva il nome probabilmente da “aspretana” o in altra radice che significa “aspro” (ma è stato anche ipotizzato l’etrusco “spur”, cioè “luogo chiuso, recintato”).

 

Nel 252 d. C. il console romano Publio Licinio Valeriano promosse la costruzione della strada che, risalendo l’intera valle, scendeva in Engadina attraverso il passo del Muretto, consentendo un passaggio rapido fra territori padani latini e territori romanizzati transalpini della Rezia.

 

A difesa della via venne, probabilmente, costruita una torre che costituì il primo nucleo di un abitato che da essa prese il nome, Torre, appunto. Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente anche questa via di comunicazione venne abbandonata.

 

Nel 1335 divennero signori di tutto il territorio della Valtellina i Visconti di Milano, che soppiantarono l’egemonia dei vescovi e del comune comasco.

 

Le Tre Leghe Grigie, presero possesso della valle nel 1512, dopo 12 anni di occupazione francese: iniziando una dominazione di quasi tre secoli in Valtellina.

 

Nel 1797 con la prima campagna d’Italia di Napoleone ebbe fine della dominazione retica ed all’annessione della Valtellina alla Repubblica Cisalpina prima, ed al Regno d’Italia nel 1805.

 

Venne, così, costituito il comune di Malenco, che figurava fra i settanta comuni del III distretto di Sondrio, nel dipartimento del Lario.

 

Nel regno d’Italia esso contava 3250 abitanti e fu inserito nel I cantone di Sondrio.

 

Negli anni successivi si prospettò l’unificazione con il comune di Sondrio, sostenuta anche dal consultore di stato e direttore generale della polizia Guicciardi, con la motivazione che Malenco era stata “per l’addietro sempre unita a Sondrio”, sebbene se ne fosse “sul principio della rivoluzione” separata “per sottrarsi alla preponderanza dei signori di Sondrio”.

 

Caduto Napoleone, però, con il Congresso di Vienna, che sancì l’annessione della Valtellina al Regno Lombardo-Veneto, sotto la casa imperiale degli Asburgo d’Austria, l’antico comune di Malenco venne suddiviso negli attuali comuni.

 

In base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto del 1816 ed all’elenco riordinato dall’Imperial Regia Delegazione Provinciale, con l’attivazione dei comuni della provincia di Sondrio, fu creato il comune di Spriana, per separazione dalla comunità di Montagna inserito nel I distretto di Sondrio.

 

 

Lo stemma attuale del Comune è stato formalmente concesso con D.P.R. 25.11.2019 e si blasona: “Di rosso, al palo d’azzurro attraversato dalla mucca di razza bruna alpina al naturale, sostenuta dalla campagna di verde”, unitamente al gonfalone: “Drappo partito di bianco e d’azzurro, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dallo stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento…”. Il disegno della miniatura ufficiale è stato realizzato da Sara Pagnini.

Sostituisce quello precedente, di poco differente, in uso dal 1940 del quale non si conosceva la colorazione “ufficiale” per il quale Marco Foppoli propone: “Di verde, al palo d’argento, alla mucca di razza alpina al naturale, collarinata di nero e affibiata d’oro col campanaccio dello stesso, sostenuta da una campagna cucita di verde attraversante sul tutto”.

 

Entrambi gli stemmi celebrano l’allevamento, in particolare l’allevamento dei bovini della pregiata razza “bruna alpina”, il “palo” (oggi azzurro) simboleggia il torrente Mallero che discende dalla Valmalenco.

 

 

 

Nota di Massimo Ghirardi e Francesco Maida

 

 

Bibliografia:

 

Foppoli M. 1999 – GLI STEMMI DEI COMUNI DI VALTELLINA E VALCHIAVENNA. Origini, storia e significato degli emblemi dei Comuni della Provincia di Sondrio. Alpinia Editrice, Bormio, p. 83.

Stemma Ridisegnato


Fonte: Archivio Centrale dello Stato

Reperito da: Giancarlo Scarpitta

L'ideatore è: Sara Pagnini

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini




Profilo araldico


“Di rosso, al palo d’azzurro attraversato dalla mucca di razza bruna alpina al naturale, sostenuta dalla campagna di verde. Ornamenti esteriori da Comune.”.

Colori dello scudo:
verde
Oggetti dello stemma:
campagna, mucca, razza
Pezze onorevoli dello scudo:
palo
Attributi araldici:
alpino, attraversato, sostenuto

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Fonte: Archivio Centrale dello Stato

Reperito da: Giancarlo Scarpitta

L'ideatore è: Sara Pagnini

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


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Profilo Araldico


“Drappo partito di bianco e d’azzurro, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dallo stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”.

Colori del gonfalone: azzurro, bianco
Partizioni del gonfalone: partito

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    25 Novembre 2019