Comune di Santo Stefano in Aspromonte – (RC)

Informazioni

  • Codice Catastale: I371
  • Codice Istat: 80083
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 1330
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 17.70
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

L’origine di Santo Stefano in Aspromonte risale al primo medioevo.

Fondato dai Bizantini nel VII secolo, pare tuttavia avere origini ancor più antiche. Il termine greco stephanos, infatti, equivale al latino corona. Secondo alcuni storici, Santo Stefano, in posizione militarmente strategica, sarebbe stato la “corona“, cioè “la cintura di difesa delle forze romane a monte“, quindi attribuisce al centro una funzione militare già in epoca romana.

Non sembra forzata l’origine bizantina poiché, in quel periodo, coloro che fuggivano dalle coste a causa delle incursioni di pirati, si rifugiavano sui monti dell’Aspromonte.

Impulso allo sviluppo del paese lo diede la costruzione del monastero basiliano di San Giovanni in Castaneto, centro spirituale dell’Aspromonte.

Nel 1310 viene costituita la parrocchia.

Nel 1543 subisce l’incursione dell’ammiraglio ottomano Khayr al-Din detto “Barbarossa”.

Nel 1552 e nel 1561 un altro corsaro turco, il famoso e temuto Dragut, si spinge fino Santo Sefano.

Nel 1648, gli stefaniti partecipano attivamente alla violenta ribellione antispagnola, scoppiata a Reggio Calabria sull’onda di quella di Masaniello a Napoli.

Nel 1777 viene completata la nuova chiesa di Santo Stefano Protomartire, fatta costruire dal principe Vincenzo Ruffo e poi distrutta dal terremoto del 1783 e successivamente ricostruita, nel 1796.

Nle 1806 finisce il dominio dei Ruffo su Santo Stefano che diventa così comune autonomo.

Nel 1876 nasce Giuseppe Musolino, il famoso brigante, il cui nome e la cui vicenda furono noti in tutto il mondo.

Nell’estate del 1847 i Romeo, nativi di Santo Stefano, ordirono una congiura in Basilicata, Calabria e Sicilia, a danno dei Borbone. Sulla piazza del paese, il 29 agosto 1847, sventolò il tricolore italiano e, il 2 settembre dello stesso anno, i Romeo guidarono la rivolta su Reggio Calabria, riuscendo a prendere la città e a stabilire anche un governo provvisorio. Fallita però altrove la rivolta, le truppe regie poterono concentrarsi sulla cittò e l’insurrezione fu soffocata nel sangue.

Domenico Romeo fu ucciso, gli altri catturati e condannati a morte.

 

Lo stemma e il gonfalone del comune di Santo Stefano in Aspromonte sono stati concessi con Decreto del Presidente della Repubblica del 17 maggio 1989. E si blasonano: “D’argento, alla figura quadrilatera, a guisa di fibbia, con i lati corti posti in capo e in punta, quello in capo leggermente più lungo, con i lati lunghi in alto concavi e allargantisi, munita di una foglia di sega, posta in palo, centrale, con otto denti visibili, quattro e quattro, di lunghezza disuguale, posti a destra, il tutto di rosso, essa figura intrecciata con la fascia diminuita, di azzurro, attraversante il lato destro e la foglia di sega e attraversata dal lato sinistro della figura, il tutto accompagnato in punta dalla pianura di azzurro, mareggiata di argento, con la linea di contorno ondata. Ornamenti esteriori da Comune”.

Il gonfalone è  costituito da un “drappo di azzurro…”.

 

 

Note di Bruno Fracasso

 

Liberamente tratte da wikipedia

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Luigi Prato

Disegnato da: Pasquale Fiumanò

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’argento, alla figura quadrilatera, a guisa di fibbia, con i lati corti posti in capo e in punta, quello in capo leggermente più lungo, con i lati lunghi in alto concavi e allargantisi, munita di una foglia di sega, posta in palo, centrale, con otto denti visibili, quattro e quattro, di lunghezza disuguale, posti a destra, il tutto di rosso, essa figura intrecciata con la fascia diminuita, di azzurro, attraversante il lato destro e la foglia di sega e attraversata dal lato sinistro della figura, il tutto accompagnato in punta dalla pianura di azzurro, mareggiata di argento, con la linea di contorno ondata. Ornamenti esteriori da Comune”

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Pasquale Fiumanò

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di azzurro, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma comunale con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”.

Colori del gonfalone: azzurro

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    17 Maggio 1989