Città di San Mauro Torinese – (TO)

Informazioni

  • Codice Catastale: I030
  • Codice Istat: 1249
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 19311
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 12.55
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

SAN MAURO TORINESE è uno dei Comuni suburbani di Torino, posto sulla destra del fiume Po, ai piedi della collina di Superga.

Anticamente è nota come PULCHRA RADA (“bella spiaggia, bell’approdo [per navigli]”), luogo dove nel 991 il marchese Anselmo del Monferrato ricostruisce un’abbazia distrutta dai Saraceni, e che lo stesso marchese rende dipendente dal monastero benedettino di San Quintino di Spigno (fondata in quello stesso anno). Nei documenti dal XII al XV secolo è citata come SANCTA MARIA PULCHERADA, denominazione che lascia però il posto a quella di SANCTUS MAURUS, nel 1420, dal nome del principale discepolo di San Benedetto che, secondo la tradizione, si sarebbe fermato all’abbazia durante il suo viaggio verso la Francia. In seguito SAN MAURO diventa toponimo dominante rispetto a quello precedente, con il determinante TORINESE aggiunto nel 1862 (dopo l’Unità d’Italia) per distinguerlo da altri omonimi.

San Mauro, fu uno dei primi discepoli del santo di Norcia nel VI secolo e viene ricordato come gran viaggiatore per propagare il monachesimo occidentale. Soprattutto in Gallia; è da quella che il suo culto si propagò nell’area subalpina, anche secondo la tradizione che lo vuole residente per qualche tempo a Vercelli, dove operò alcune guarigioni miracolose (è particolarmente invocato contro la gotta e il male alle gambe).

Storicamente venne confuso con un altro San Mauro, fondatore dell’abbazia di Glanfeuil, presso Angers, equivoco che favorì l’assunzione di San Mauro quale patrono dei benedettini francesi e diede impulso al suo culto oltr’alpe.

Non abbiamo molte notizie circa la figurazione dello stemma, sul quale però possiamo avanzare alcune ipotesi. La mitra, che dovrebbe essere abbaziale, è un rifermento alla carica di abate di San Mauro; se vescovile invece è un richiamo al fatto d’esser stato feudo della mensa vescovile di Torino.

La torre, più che un riferimento ad antiche fortificazioni (alcuni propongono che sia simbolo della torre del Moncanino, nota e stravagante costruzione neogotica, oppure del castello dei conti di Sambuy, due delle emergenze architettoniche locali), sarebbe stata scelta in ossequio al fatto che, in Italia e non solo, è uno dei più diffusi simboli dell’autonomia comunale.

I colori: rosso e argento, sono diffusissimi nell’araldica italiana, il cui abbinamento richiama quello dell’arme Savoia.

Secondo lo Statuto però, i colori cittadini sono il blu (azzurro) e il giallo (oro) che sono gi stessi della contigua città di Torino, capoluogo storico e regionale.

Dato che al Comune di San Mauro Torinese è stato attribuito il titolo di “Città” con Decreto del Presidente della Repubblica n. 4275 del 22.7.1991 lo stemma potrebbe fregiarsi della corona d’oro a cinque torri (visibili) di quel rango. Abitualmente però il Comune continua a utilizzare il vecchio stemma con corona d’argento da Comune.

Nota di Giovanni Giovinazzo e Massimo Ghirardi

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.

AA.VV. TERRA DI ABBAZIE. Testimonianze di vita monastica in Piemonte e Valle d’Aosta. CRAL SIP-Consiglio Regionale del Piemonte e Valle d’Aosta, Torino 1990

Farmer (H. David), DIZIONARIO OXFORD DEI SANTI, Muzzio, Padova 1989

Statuto del Comune di San Mauro Torinese

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Anna Bertola

Fonte: Giovanni Giovinazzo

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo araldico


“Di rosso alla torre d’argento merlata di tre alla guelfa, aperta e finestrata di nero con nel cantone destro una mitra arcivescovile dello stesso. Ornamenti esteriori di Comune”.

Colori dello scudo:
rosso
Oggetti dello stemma:
mitra arcivescovile, torre
Attributi araldici:
aperto, cantone destro del capo, finestrato, merlato alla guelfa

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Reperito da: Anna Bertola

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo quadrangolare di un metro per due, di blu, caricato dello stemma comunale, sospeso mediante un bilico mobile ad un’asta ricoperta di velluto dello stesso colore, con bullette poste a spirale e terminata in punta da una freccia”.

Colori del gonfalone: azzurro

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    4275
    concessione
    22 Luglio 1991