Comune di Rolo – (RE)

Informazioni

  • Codice Catastale: H500
  • Codice Istat: 35035
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 4090
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 14.02
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

È l’antico ARIOLAS riportato da un documento del 772, probabilmente derivato da “areola” (piccola area) con riferimento ad uno spazio coltivato non molto esteso e circoscritto dai boschi o dalle paludi.

 

Nel 902 è citato VICUS ROLESA, quindi si deduce che era un “vicus” cioè un villaggio formato di diverse abitazioni riunite per difesa reciproca. Successivamente fu feudo, dei Da Sesso (come ricorda il loro stemma riportato sulla pala di Santa Eulalia della chiesa parrocchiale), famiglia che deriva l’agnome dalla località di Sesso, oggi frazione di Reggio Emilia. Il feudo sovrano fu istituito nel 1380, con decreto dell’imperatore Leopoldo d’Asburgo  del 17 aprile 1684, il conte Orazio III venne insignito del titolo di “Marchese del Sacro Romano Impero”.

 

“[… ] Rolo si può annoverare fra i più longevi feudi imperiali d’Italia: secondo una memoria scritta che gli stessi Sessi ci hanno lasciato, la prima concessione imperiale risalirebbe a Federico Barbarossa, nella documentazione d’archivio conservatasi si trovano testimonianze delle investiture ad iniziare dal 1496. I signori limitrofi tentarono in diverse epoche di impadronirsi del feudo, senza però mai riuscirvi, grazie soprattutto all’abilità politica dei Sessi e alla protezione accordata loro dall’imperatore, interessato a sfruttare, in occasione di guerre, la posizione di confine di questo minuscolo stato padano. Nel 1776, anno in cui morì il marchese Gaetano Sessi senza lasciare eredi maschi, il territorio rolese passò sotto il diretto controllo dell’amministrazione imperiale austriaca, durante il regno di Maria Teresa”.

Per questo motivo venne unito al Ducato di Mantova, distretto di Gonzaga. Per poi passare, dopo la breve dominazione napoleonica, a far parte del Regno Lombardo-Veneto fino al 1850, anno nel quale fu ceduto al Duca di Modena in cambio di Quistello.

Nel 1860, con il Regno d’Italia, Rolo venne aggregato alla Provincia di Reggio Emilia, nonostante la popolazione avesse espresso il parere di essere unita a quello di Modena, tentativi di modificare i confini provinciali si sono verificati, senza esito, anche in epoca recente.

Dal 1820, la parrocchia però era parte della Diocesi di Mantova e fu grazie alle pressione del governo estense che, nel 1853, il papa Pio IX decretò il passaggio alla Diocesi di Carpi, che avvenne formalmente solo nel 1872.

 
Il Presidente della Repubblica ha concesso lo stemma al Comune di Rolo il 3 febbraio 1971, come riportato dallo Statuto Comunale, composto di uno scudo “d’argento a tre croci di Malta poste in palo; d’azzurro la prima e la terza, di rosso la seconda, degradanti dalla inferiore alla superiore”.

Non è chiaro per quale motivo la comunità abbia adottato le tre croci di Malta (dette anche “ottagone”, perché caratterizzate da otto punte) come simbolo, di certo lo stemma era in uso anche precedentemente alla formale concessione da parte del Presidente della Repubblica. Secondo A. Savorelli potrebbe ricordare un antico insediamento religioso (dell’Ordine di Malta, o di San Lazzaro, che hanno effettivamente la croce “ottagona” come emblema, o di altro ordine non necessariamente ospedaliero). Secondo alcuni autori locali le tre croci sarebbero state concesse al conte Ferdinando II Sessi (1606-1618) dall’Ordine di Malta nel 1610, il quale assegnò lo stemma alla comunità in segno di omaggio all’ordine melitense del quale era anche membro.

Nelle immagini de “La Nuova Italia” di Vallardi, del 1901, si trova in effetti una curiosa raffigurazione dello stemma di Rolo, dove le croci sono solo due, d’oro, e unite in una complessa figura che rassomiglia al pendente di una insegna cavalleresca.

Nota di Massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo

Si ringrazia Alessandro Neri per la gentile collaborazione

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.

 

AA.VV. STEMMI delle Province e dei Comuni dell’Emilia-Romagna, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.

 

Sito istituzionale del Comune di Rolo.

 

AA.VV. LA NUOVA ITALIA. Dizionario Amministrativo, Statistico, Industriale, Commerciale dei Comuni del Regno (…). STEMMI. F. Vallardi, Milano, 1901.

 

Sitografia:

 

https://www.ebay.it/itm/La-Nuova-Italia-Stemmi-Vallardi-Milano-Primo-900-Araldica-Blasoni-Tavole-/193002088262

Stemma Ridisegnato


Fonte: Giovanni Giovinazzo

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini



Profilo araldico


“D’argento a tre croci di Malta poste in palo; d’azzurro la prima e la terza, di rosso la seconda, degradanti dalla inferiore alla superiore”

D.P.R. 3 febbraio 1971

Colori dello scudo:
argento

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


Nessun'altra immagine presente nel database

Profilo Araldico


“Drappo partito di bianco e di azzurro…”

Colori del gonfalone: azzurro, bianco
Partizioni del gonfalone: partito

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    3 Febbraio 1971

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    3 Febbraio 1971