Comune di Rapagnano – (FM)

Informazioni

  • Codice Catastale: H182
  • Codice Istat: 44062
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 2056
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 12.49
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Il nome del Comune di Rapagnano compare nel 1059 tra i possedimenti del vescovo di Fermo ed è documentato ancora nel 1290 come Rapanianus, pur evidentemente derivato da un fondo di tale Rapanius. Lo stemma fa riferimento alla posizione del capoluogo, posto sulla sommità di un colle di 314 metri sul versante sinistro della valle del torrente Senna.

La rapa richiama con evidenza il toponimo, figurativamente bilanciata dalla cometa, come in altri stemmi delle Marche.

 

La tradizione popolare sostiene che il nome di Rapagnano derivi dalla diffusa coltivazione di rape e ravanelli: nel 1059 il vescovo-conte di Fermo avrebbe concesso dei territori ad un nobile locale, conosciuto come conte Ulderico (o Adelricus), che li destinò proprio alla coltivazione di quegli ortaggi. Secondo altri il nome deriverebbe dalla presenza sulla sommità del colle dove oggi sorge il paese di un tempio con altare dedicato al dio Giano (Aræ Janus).

 

L’emblema è descritto nel DPR di concessione del 7 febbraio 2002 come: “D’azzurro, al cipresso di verde, fustato al naturale, nodrito nel monte all’italiana di tre colli, fondato in punta, di verde, accompagnato a destra dalla rapa d’argento, fogliata di verde, a sinistra dalla cometa d’oro, di dodici raggi, con il raggio inferiore incorporato nella coda, posta in palo e all’ingiù, di sette pezzi. Ornamenti esteriori da Comune”.

 

Le figurazioni in uso si discostano leggermente dal blasone ufficiale: sul gonfalone il cipresso è piantato sulla campagna e non sul monte, nello stemma per la comunicazione ufficiale il monte è sì di tre colli, ma “al naturale”. Anche la cometa non si riscontra mai raffigurata con i suoi 12 raggi (uno dei quali coincidente con la coda).

 

 

Nota di Massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo

 

Bibliografia:
AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. Utet Torino 1997.

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Anna Bertola

Fonte: Giovanni Giovinazzo

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo araldico


“D’azzurro, al cipresso di verde, fustato al naturale, nodrito nel monte all’italiana di tre colli, fondato in punta, di verde, accompagnato a destra dalla rapa d’argento, fogliata di verde, a sinistra dalla cometa d’oro, di dodici raggi, con il raggio inferiore incorporato nella coda, posta in palo e all’ingiù, di sette pezzi. Ornamenti esteriori da Comune”.

Gonfalone ridisegnato


Fonte: Giovanni Giovinazzo

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di bianco con la bordatura di azzurro, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dallo stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento.”

Colori del gonfalone: azzurro, bianco
Partizioni del gonfalone: bordato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    7 Febbraio 2002