Comune di Premilcuore – (FC)

no comune

Informazioni

  • Codice Catastale: H034
  • Codice Istat: 40033
  • CAP: 47010
  • Numero abitanti: 824
  • Nome abitanti: premilcuoresi
  • Altitudine: 450
  • Superficie: 98.75
  • Prefisso telefonico: 543
  • Distanza capoluogo: 41.5

Storia dello stemma e del comune

L’origine del toponimo è incerta. Secondo alcuni il nome potrebbe derivare dalla voce romagnola “cur” (cotica, costa delle erbe) o dalla voce bolognese “cur” (cuoio aggallato1) collegata alla voce latina “corium” (cuoio) con riferimento alla natura “dura” del terreno.

È però documentato come PLANO MERCURI nel 1232, poi PLAMERCORI nel 1371, ma gli studiosi dubitano che ci sia un nesso con un luogo di culto pagano del dio Mercurio, il riferimento sarebbe frutto di una “dotta paraetimologia”.

Tuttavia, la tradizione vuole che il nome derivi dal fatto che, per raggiungere il nucleo del paese “…al Borgo Alto, verso il Muraglione, per l’affanno ci si deve premere il cuore” (Polloni, 1966).

Lo stemma con la branca di leone che “preme” un cuore è molto antico, la figura è stata adottata in funzione “parlante”, anche se nelle forme precedenti il cuore era sollevato in alto e non “spremuto” come attualmente.

Si blasona: “Di azzurro, al cuore di rosso, posto a destra all’altezza del punto d’onore, afferrato dalla branca di leone, d’oro, posta in banda, strappata”.

Con Regio Decreto del 4 marzo 1923 nr. 544, il territorio dell’antico circondario di Rocca San Casciano, comprendente i comuni di Rocca San Casciano, Premilcuore, Portico, Bagno di Romagna, Verghereto, Sorbano, Galeata, Santa Sofia, Modigliana, Tredozio, Terra del Sole, Dovadola, fu distaccato dalla provincia di Firenze e associato a quella di Forlì.

Mentre con Regio Decreto Legislativo N. 1220 del 14 marzo 1926 avviene il distacco della frazione di Corniolo dal Comune di Premilcuore per aggregarla al Comune di Santa Sofia.

(1) Si dice “aggallato” o “conciato” il pellame, soprattutto cuoio, trattato con il tannino ricavato dalla noce di galla, vale a dire da un’escrescenza (esito della puntura di insetti), che si sviluppa su taluni tipi di querce.

Note di Massimo Ghirardi e Alessandro Savorelli.

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DEI NOMI GEOGRAFICI ITALIANI, TEA/UTET Torino 1992.

Pagnini G.P. (A cura di), GLI STEMMI DEI COMUNI TOSCANI AL 1860 dipinti da Luigi Paletti e descritti da Luigi Passerini. Polistampa, Firenze 1991.

Polloni A. TOPONOMASTICA ROMAGNOLA. Olschki, Firenze 1966.

Regione Emilia-Romagna, GLI STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA, IBACN/Stampatori, Bologna 2001.

Incerte le origini della cittadina, una leggenda vuole che a darle i natali sia stato un soldato romano rifugiatosi qui per sfuggire al castigo dell’Imperatore Caracalla.

Di certo c’è che l’antica Castrum Piani Mercurii fu feudo dell’abbazia di San Benedetto nel 1124.

Successivamente concessa ai conti Guidi di Modigliana e poi di Dovadola, nel 1371 era sotto il dominio della Santa Sede.

  • Geografia: 41.5

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini



Profilo araldico


“Di azzurro, al cuore di rosso, posto a destra all’altezza del punto d’onore, afferrato dalla branca di leone, d’oro, posta in banda, strappata. Ornamenti esteriori da Comune.”

Colori dello scudo:
azzurro

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di rosso con la bordatura di azzurro…”.

Colori del gonfalone: azzurro, rosso
Partizioni del gonfalone: bordato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    4 Novembre 2003