Città di Prato – (PO)

Informazioni

  • Codice Catastale: G999
  • Codice Istat: 100005
  • CAP: 59100
  • Numero abitanti: 188011
  • Nome abitanti: pratesi
  • Altitudine: 61
  • Superficie: 97.59
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma antico della città di Prato pare fosse un giglio d’oro in campo rosso (da notare la similitudine con quello di Firenze) successivamente modificato in un campo “di rosso seminato di fiordalisi d’oro” ed è lo stesso dell’antica Repubblica di Prato del XIII secolo, al quale venne aggiunto il “Capo d’Angiò” in segno di riconoscenza verso i reali di Sicilia, garanti dell’indipendenza di Prato fino al 1350, allorché il territorio venne venduto dalla regina di Napoli Giovanna d’Angiò a Firenze per 17.500 fiorini d’oro.

L’immagine attuale dell’arme cittadina è esattamente ripresa dallo scudo imbracciato dal celebre cavaliere rappresentato nel codice “Regia Carmina” del poeta Convenevole da Prato, che fu insegnante di Francesco Petrarca, e dedicato a Roberto d’Angiò, re di Sicilia e Gerusalemme nonché “protettore” della Terra di Prato nel 1320.

La figura presenta un cavaliere armato di uno scudo come descritto e alabarda, con il cavallo coperto di gualdrappa disseminata di fiordalisi d’oro: simbolo dell’indipendenza del Libero Comune di Prato.

La figura completa del cavaliere è stata adottata nel 1995 quale emblema della nuova Provincia di Prato (sorta nel 1992 distaccandola dalla Provincia di Firenze). Contestualmente all’elevazione di Prato a capoluogo di Provincia il Comune ha sostituito la corona di Comune con quella ordinaria di città.

Possiamo considerare l’arme di Prato come “parlante” o, più precisamente, “alludente” giacché dal punto di vista tecnico si tratta di un “campo rosso seminato di gigli d’oro”, evidente la similitudine tra “campo” e “prato”allusiva ad un “prato cosparso di fiori”.

Si ritiene, tradizionalmente, che la città sia stata fondata da un gruppo di profughi emancipatosi dal potere dei conti Guidi, feudatari della Valle del Bisenzio, e stabilitosi in un’ampia area aperta e pianeggiante, dalla quale trassero il nome.

I documenti però la riportano dall’XI secolo, quando sorgeva nella zona un castello degli Alberti di Vernio, conti di Prato, presso l’antica pieve di Santo Stefano di Cornio (dove oggi sorge la cattedrale), potenti signori dell’Appennino Bolognese, della Valdinievole, della Valdelsa e della Maremma.

Nel 1156 si costituì in libero Comune, poi controllato da un vicario imperiale (che risiedeva nel castello detto, perciò, “dell’imperatore” che la tradizione vuole costruito da Federico II di Svevia).

Alla fine del XIII secolo i pratesi scelsero il regime popolare, sperimentato a Firenze da Giano della Bella nel 1289, e il Comune fu retto dal Gonfaloniere di Giustizia e dai Priori delle Arti (detti gli “Otto difensori del Popolo”).

Il 6 novembre 1313 la città si pose sotto la protezione di Roberto d’Anjou, signore di Napoli, e si fa risalire appunto a quella data l’adozione del capo “d’Angiò”.

Dal 1863 al 1931 la denominazione ufficiale era PRATO DI TOSCANA. Il titolo di “città” venne concesso dal Granduca di Toscana nel 1653, forse in parziale “risarcimento” allorché la Diocesi venne unita a quella di Pistoia (dalla quale tornò indipendente solo dal 1954).

Note di Massimo Ghirardi

Bibliografia:

Pagnini (Gian Piero) a cura di, GLI STEMMI DEI COMUNI TOSCANI AL 1860. Polistampa, Giunta Regionale Toscana, 1991
AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997 (prima edizione 1990).

Il gonfalone del Comune di Prato

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di rosso, seminato di gigli d’oro; al capo d’Angiò”.

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo bianco, ricamato di rosso e d’azzurro, caricato dello stemma comunale e con l’iscrizione: “Comune di Prato””

Gonfaloni ridisegnati da Pasquale Fiumanò

Colori del gonfalone: bianco

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione

    Decreto del Granduca di Toscana 1653


    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    11 Luglio 1933