Città di Pontecorvo – (FR)

Informazioni

  • Codice Catastale: G838
  • Codice Istat: 60056
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 13388
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 88.23
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Il toponimo di Pontecorvo è legato al celebre Pons curvus (ponte ad arco) che si trova al centro della città sul fiume Liri.

Per molto tempo si è interpretato corvus, come “corvo” un simbolo legato alla tradizione benedettina in ossequio all’abbazia di Montecassino che controllava il territorio nel Medioevo. Per questo sullo stemma della città è rappresentato un “corvo” posato sulla spalletta di un ponte “curvo” con funzione “parlante”.

Lo stemma si blasona: ”D’argento, al ponte di tre archi, con l’impalcato convesso, di rosso, mattonato di nero, l’arco centrale più alto e più largo, il ponte fondato in punta e uscente dai fianchi, sostenente il corvo di nero, fermo, in pieno profilo. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, le quattro lettere maiuscole S P Q F, d’oro, alternate da tre punti, dello stesso. Ornamenti esteriori da Città”.

È assai prossimo a quello dello stemma del Principato di Pontecorvo, stato sovrano creato nel 1806 da Napoleone Bonaparte per il generale Jean-Baptiste Jules de Bernadotte, che lo governò fino al 1810.

Allorché Bernadotte venne eletto re di Svezia, lo stemma del Principato andò a partire quello reale svedese, e ancora oggi è presente sull’arme nazionale di quel Paese (con l’aquila imperiale napoleonica in luogo del corvo).

Pontecorvo sorse intorno al 750 presso il ponte sul Liri che le dà nome.

Si pensa che la forma curvilinea fosse stata scelta per il problema degli urti dei tronchi trasportati dalla forza della corrente.

In quel luogo, il gastaldo Rodolado di Aquino fece costruire un fortilizio sulla collina presso il ponte, per il controllo della zona e della navigazione fluviale. Sulle rovine della cappella castellana sorgerà più tardi la cattedrale di San Bartolomeo (oggi concattedrale della Diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo).

Pontecorvo fece parte della Contea di Capua che, dal 980, comprese anche Aquino, alla morte del conte Atenolfo la contea si divise in contea di Aquino e contea di Pontecorvo.

Con la conquista normanna del 1065 la contea venne ulteriormente smembrata e la città passò sotto il dominio di Gaeta.

L’abate di Montecassino comprò il feudo di Pontecorvo nel 1105 e i suoi successori riuscirono a mantenerlo, tra alterne vicende, per circa quattro secoli, fino alla conquista di Ruggero II che la cedette al papa (cosa che provocò il saccheggio delle truppe di Carlo d’Angiò).

Si diede un proprio Statuto nel 1190.

Tra il 1422 e il 1463 fu successivamente del papa, degli angioini e quindi degli aragonesi, da quell’anno entrò a far parte del Regno di Napoli, come enclave negli Stati Pontifici fino al 1860.

Lo stemma “… è costituito da un corvo su ponte a tre arcate sormontato da corona a cinque punte [sic] con scritta a semicerchio S.P.Q.F.” l’acronimo significa “Senatus Populusque Fraegellae” in ricordo della antica città di FREGELLE, situata al confine tra il territorio dei Volsci e quello degli Aurunci,  nella quale i romani nel 124 a.C. stabilirono una colonia di cittadini romani di Fabrateria Nova.

Lo stemma si rifà all’antico sigillo della città consistente in “…un ponte, munito alle estremità da torri merlate, con al centro un corvo con la legenda “PONTIS CURVI CANDIDA SIGNA”. Da fonti medievali sappiamo comunque, che il primissimo stemma della città aveva semplicemente un ponte di forma curva, al quale fu aggiunta in seguito la scritta SENATUS POPOLUSQUE FREGELLANUS, ritenendosi allora a torto qui il luogo dell’antica città di Fregelle”.

Con Regio Decreto di Vittorio Emanuele III n. 1 del 2 gennaio 1927, il Comune di Pontecorvo passò dalla Provincia di Caserta a quella di Frosinone.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo

Bibliografia: AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997. AA.VV.

STEMMI E SIGILLI – Regione Lazio, p. 254. http://www.treccani.it/enciclopedia/fregelle/

http://www.comune.pontecorvo.gov.it/statuto

 

Il ponte (anche se piuttosto trasfigurato) appare nel blasone della casa reale di Svezia.


Il fatto deriva dall’effimero Principato di Pontecorvo del periodo periodo napoleonico (1806-15)
Principato di Pontecorvo
Accadde che il Principe Jean Baptiste Bernadotte, fedele generale di Napoleone, fu incoronato successivamente Re di Svezia e si portò dietro, nel blasone, il ponte di Pontecorvo.

 

Nota di Carlo Di Franco

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’argento, al ponte di tre archi, con l’impalcato convesso, di rosso, mattonato di nero, l’arco centrale più alto e più largo, il ponte fondato in punta e uscente dai fianchi, sostenente il corvo di nero, fermo, in pieno profilo. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, le quattro lettere maiuscole S P Q F, d’oro, alternate da tre punti, dello stesso. Ornamenti esteriori da Città”.

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo partito di bianco e di rosso…”

Colori del gonfalone: bianco, rosso
Partizioni del gonfalone: partito

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    30 Marzo 2004