Comune di Platì – (RC)

Informazioni

  • Codice Catastale: G735
  • Codice Istat: 80060
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 3780
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 50.01
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Verso la fine del XV secolo, Ferdinando “il Cattolico” re d’Aragona e di Napoli, concesse i terreni e la foresta di Santa Barbara alla famiglia del napoletano Pietrantonio Spinelli, principe di Cariati, che fece arrivare un gruppo di coloni da Cosenza, per coltivare il possedimento, ad essi concesse il diritto di stabilirsi nella zona senza tributi. Sorse così un piccolo insediamento, che nella dizione dialettale, venne identificato come Pratì(dal greco “platùs”, ‘largo’).

 

La regione venne gravemente danneggiata dal terremoto del1638 e ancora del 1783, eventi dai quali si riprese a fatica anche grazie all’interessamento degli Spinelli che mantennero il feudo fino all’abolizione del sistema feudale del 1806-1808 con l’arrivo dei francesi, i quali crearono un’Università, parte del Governo di Ardore che si sviluppò in un comune del circondario.

 

Dal 1806 al 1816 Ardore fece parte della Provincia della Calabria Ulteriore, solo nel 1809 fu istituito il Comune autonomo di Platì, dal 1895 comprenderà anche il territorio di Cirella, tolto a Benestare.

 

Lo stemma civico deriva da quello dei principi Spinelli, che in antico portavano: “d’oro, alla fascia di rosso, carica di tre spini d’argento a cinque punte”, nelle versioni più tarde lo scudo verrà accollato ad un’aquila nera (talvolta posta entro un ulteriore scudo d’oro), col blasone: “D’oro all’aquila coronata di nero, linguata di rosso, col volo abbassato, caricata in cuore da uno scudetto del campo alla fascia di rosso carica con tre spini di argento a cinque punte”.

 

Quindi lo stemma dell’attuale Comune si può blasonare: “Di verde, all’aquila coronata di nera, col volo abbassato, caricata in cuore da uno scudetto d’oro alla fascia d’azzurro carica di tre stelle d’oro a cinque punte; circondata da altre tredici stelle d’oro a cinque punte, poste sei ai lati e una in punta”.

 

Il Comune è gemellato con l’australiana Fairfield, sobborgo di Sydney.

 

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Fonte: Giuseppe A. Borgese

Reperito da: Gabriele Prudente

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di verde, all’aquila coronata di nera, col volo abbassato, caricata in cuore da uno scudetto d’oro alla fascia d’azzurro carica di tre stelle d’oro a cinque punte; circondata da altre tredici stelle d’oro a cinque punte, poste sei ai lati e una in punta”.

Colori dello scudo:
verde
Oggetti dello stemma:
aquila, punta, scudetto, stella, volo
Pezze onorevoli dello scudo:
fascia
Attributi araldici:
abbassato, caricato, carico, circondato, coronato, in cuore, posto ai lati, posto in punta

Gonfalone ridisegnato


Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di azzurro…”

Colori del gonfalone: azzurro

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    14 Aprile 1994