Comune di Pezzaze – (BS)

Informazioni

  • Codice Catastale: G529
  • Codice Istat: 17141
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 1616
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 21.51
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Centro della Val Trompia, Pezzase è una comunità già strutturata nel XVI secolo, infatti nel 1502 invia alcuni suoi cittadini a Rovereto, per essere arruolati come guastatori dalla Serenissima Repubblica di Venezia. Del 1318 è la stesura dei primi Statuta del Comune, i più antichi della valle (la versione più antica è perduta, rimane la trascrizione del 1529). La sede della comunità inizialmente forse era a Lavone, ma si trasferì ben presto a Mondaro, dove si riuniva il Consiglio di 12 “consoli” con funzione anche di massari.

 

Nel 1924, la sede comunale venne trasferita a Stravignino nell’edificio che comprendeva anche la nuova scuola elementare e l’ufficio postale. Nel 1993, venne inaugurata la nuova sede comunale.

 

Nel 1826 la frazione di Savenone Superiore chiese di essere separata da Pezzaze per entrare a far parte del comune di Bovegno, antico centro confinante, la cui pieve di San Giorgio era la sede ecclesiastica di governo del territorio.

 

 

Composto di simboli che richiamano il suo lungo passato, lo stemma comunale in uso è stato concesso con DPR del 30 marzo 2004, con il blasone: “Semipartito troncato: il PRIMO, di argento, al giglio sbocciato, di rosso, sormontato dal rastrello anomalo, a guisa di scaglione diminuito, scorciato, appiattito, munito di nove denti, dello stesso; il SECONDO, di rosso, al libro aperto, di argento, la prima pagina con la parola STATUTA su tre righe e in lettere maiuscole, di nero, la seconda pagina con la data nella espressione romana MCCCXVIII su due righe, la prima riga recante MCCC, la seconda recante XVIII, dello stesso; il TERZO, di azzurro, alla stadera d’argento, con il romano posto a sinistra e con il piatto quadrangolare e graticolato a destra. Ornamenti esteriori da Comune”.

 

Con lo stesso decreto è stato concesso il gonfalone, che consiste un drappo “… troncato di azzurro e bianco”.

 

 

Il giglio rosso con il “rastrello” (ossia il “lambello” con un numero di pendenti superiore a tre) è il simbolo Communitas Vallis Trompiae, indica l’appartenenza del paese alla Valle del fiume Mella.

 

Il libro aperto, d’argento, con la scritta STATUTA e la data MCCCXVIII (1318) ricorda la prima versione degli Statuti del Comune.

 

La stadera d’argento è un antico simbolo del Comune, compare nella versione cinquecentesca degli Statuti e costituisce un oggetto che, in araldica, viene definito “parlante” ovvero in grado di richiamare il nome del paese: che si vuole da Pesaciis, Pèsase o Pesaze, verbi che richiamano l’operazione del pesare.

 

La sola stadera, posta in sbarra, era presente nello stemma precedente del Comune.

 

 

Note di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Semipartito troncato: il PRIMO, di argento, al giglio sbocciato, di rosso, sormontato dal rastrello anomalo, a guisa di scaglione diminuito, scorciato, appiattito, munito di nove denti, dello stesso; il SECONDO, di rosso, al libro aperto, di argento, la prima pagina con la parola STATUTA su tre righe e in lettere maiuscole, di nero, la seconda pagina con la data nella espressione romana MCCCXVIII su due righe, la prima riga recante MCCC, la seconda recante XVIII, dello stesso; il TERZO, di azzurro, alla stadera d’argento, con il romano posto a sinistra e con il piatto quadrangolare e graticolato a destra. Ornamenti esteriori da Comune”.

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Reperito da: Luigi Ferrara

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo troncato di azzurro e di bianco…”

Colori del gonfalone: azzurro, bianco
Partizioni del gonfalone: troncato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    30 Marzo 2004