Comune di Octon – (34)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Octon (in occitano Auton o Aloton) è un comune francese del dipartimento dell’Hérault, nella regione dell’Occitania.

I suoi abitanti sono chiamati  Octonnais e Octonnaises.

Il nome del villaggio è trascritto come Othone nel 1162.

Se ne danno due etimologie differenti: la prima ipotizza la provenienza da un nome di persona latina Ottone, o dal nome di un proprietario di una villa, tale Ottavio, la seconda che derivi da Octavomagus che potrebbe significare il mercato dell’8 cippo. In effetti, il villaggio si situa a 8 miglia romane, circa 12 Km a Bédarieux, sulla strada per Lodève. L’articolo che precede il nome sullo stemma, l’Octon, tenderebbe a confermare questa etimologia del resto presente in molti nomi di comuni e villaggi dell’epoca romana.

Il villaggio era stato costruito dapprima sopra tre rilievi tondeggianti di terra alluvionale rossa (in occitano ruffe, dal latino rufus (rosso), per preservare gli spazi agricoli.

Il castello, di cui si possono notare le rilevanti rovine, era di proprietà della potente famiglia dei Lauzières, che esercitava il suo dominio sulla pianura del lago Salagou. Lauzières viene dalla parola Yeuses che significa “terra piantata di querce verdi”. In effetti le armi della famiglia, una delle più antiche del Languedoc, si blasonano: “Di argento, alla quercia sradicata di verde, alla banda di rosso attraversante sul tutto”.

Mentre nel XIII secolo il castello rivestiva funzioni protettive e, quindi, era più una fortezza, alla fine del XV fu trasformato in residenza signorile viste le mutate esigenze. Lo vendettero nel 1650 anche a seguito della parcellizzazione delle proprietà.

Lo stemma di Octon si blasona: «Taillé d’argent à un chêne de sinople, et de gueules à la croix cléchée, vidée et pommetée d’or, à la cotice en barre d’argent chargée du mot ALOUTOU de sable brochant sur la ligne de partition. ».

In italiano : “Tagliato, di argento a una quercia di verde, e di rosso alla croce inchiavata, vuotata e pomettata di oro,alla cotissa di argento posta in sbarra, alla parola ALOUTOU di nero attraversante sulla partizione”.

Nell’armoriale del D’Hozier non compare, mentre compare quello di Pierre de Lauzière descritto sopra.

Dunque lo stemma comunale risulta così composto: nella prima partizione del tagliato riproduce lo stemma dei Lauzière con la quercia verde e il campo argento, nella seconda partizione riafferma la sua appartenenza alla Languedoc utilizzandone smalti e simbolo.

La banda di rosso viene poi trasformata, probabilmente per brisura, in sbarra d’argento. Per quanto rifuarda la scritta Aloutou deriva da Al Outou, vale a dire à (l’)Octon nella grafia mistraliana, mentre quella occitana, Oton va pronunciata Outou.

Nota di Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Tagliato, di argento a una quercia di verde, e di rosso alla croce inchiavata, vuotata e pomettata di oro,alla cotissa di argento posta in sbarra, alla parola ALOUTOU di nero attraversante sulla partizione”.

Colori dello scudo:
argento, rosso
Partizioni:
tagliato
Oggetti dello stemma:
croce di Tolosa, parola, quercia
Pezze onorevoli dello scudo:
cotissa
Attributi araldici:
attraversante, inchiavato, pomettato, posto in sbarra, vuotato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune