Comune di Mugnano di Napoli – (NA)

Informazioni

  • Codice Catastale: F799
  • Codice Istat: 63048
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 34582
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 5.27
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Mugnano di Napoli (già Mugnano di Capodimonte) è uno degli “antichi Casali” del Regno di Napoli.

 

Centro di origine remota era certamente abitato in epoca Osco-Sannita agli inizi del IV sec. a.C. fu in seguito un importante centro residenziale romano, legato alla vicina Puteoli (Pozzuoli), posto ai piedi della collina (oggi denominata Camaldoli) lungo la Via Campana che assunse la denominazione di Carpinianum, ritenuto la prima fondazione della cittadina, dove ebbe sede la cappella di San Giovanni Battista, una delle più antiche della Diocesi di Napoli.

 

Le ripetute devastazioni dei Visigoti prima, poi dei Vandali, degli Eruli, degli Ostrogoti e ancora più tardi dei Saraceni e dei Longobardi costrinse gli abitanti a trasferirsi in una posizione meglio difendibile. Il nuovo centro venne denominato Munianum, da “loco Muniani”, come registrato in un atto notarile del 955, che potrebbe derivare dal verbo latino munìre: “proteggere” in relazione forse ad un locus munitus, posto ai limiti settentrionali del Ducato di Napoli.

 

Nei secoli successivi ebbe diverse denominazioni: Munianum, Mugnanum, Mungnanum, Mognano, Moiano e Mongano.

 

Fu l’imperatore Federico II a riconoscere a Mugnanum lo status di Universitas Civium, ossia una comunità autonoma di cittadini, pur molto dipendente dalla città regia di Napoli.

 

L’antico stemma di Mugnano raffigura un mugnaio con un asino intento a girare una macina da mulino, con evidente funzione “parlante”. Ma dal 1816 il Comune usa dei sigilli con lo stemma del Regno delle Due Sicilie.

L’attuale stemma è derivato dalla raccolta seicentesca conservata presso dall’Archivio di Stato di Napoli dove è indicato come sigillo proprio del Comune di Mugnano di Capodimonte, nella Provincia di Terra di Lavoro, il D.P.R. di concessione del 11 novembre 1974 lo descrive come:

 

«D’azzurro al tralcio di vite posto in banda abbassata sul fianco sinistro dello scudo, pampinoso di sei e fruttato di quattro, il tutto d’oro, sormontato da uno stiletto d’argento posto in palo manicato d’oro, ornamenti esteriori da Comune».

 

Lo stiletto, sorta di pugnale dalla lama acuminata, è una tipica arma di difesa personale e richiama l’atto del “difendere”, in latino “munere”, che potrebbe essere all’origine del nome del paese.

Il tralcio di vite è un generico simbolo dell’attività agricola e, in particolare, della viticultura, in riferimento ai pregiati vitigni coltivati nella zona fina dall’antichità.

 

Il gonfalone è descritto come un: «Drappo troncato, di giallo e d’azzurro, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento: Comune di Mugnano di Napoli. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento».

 

È gemellato con la città siriana di Kobanê.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


D’azzurro al tralcio di vite posto in banda abbassata sul fianco sinistro dello scudo, pampinoso di sei e fruttato di quattro, il tutto d’oro, sormontato da uno stiletto d’argento posto in palo manicato d’oro. Ornamenti esteriori da Comune“.

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


Drappo troncato, di giallo e d’azzurro, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento: Comune di Mugnano di Napoli. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo Stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolori dai colori nazionali frangiati d’argento“.

Colori del gonfalone: azzurro, giallo
Partizioni del gonfalone: troncato
Profilo Araldico

“Drappo partito di giallo e di azzurro caricato al centro dello stemma comunale…”

bandiera ridisegnata

Disegnato da: Massimo Ghirardi

bandiera Ufficiale
no bandiera
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    11 Novembre 1974

    Registrato dalla Corte dei Conti il 17.12.1974, registro n.10 foglio n. 37, trascritto nel Registro Araldico dell’Archivio Centrale dello Stato il 22.01.1975,nonché trascritto nei registri dell’Ufficio Araldico il 26.02.19975, descritti come in seguito: