Comune di Monzuno – (BO)

Informazioni

  • Codice Catastale: F706
  • Codice Istat: 37044
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 6500
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 65.00
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Il paese è nominato in un documento del 1110 come dipendenza del monastero di Santa Maria di Montepiano, a quel tempo la zona era compresa nella Marca di Toscana (oggi Montepiano è un Comune della Provincia di Prato).

Il territorio del Comune di Monzuno è prettamente montano e si colloca tra le valli del torrente Setta, dei fiumi Savena e Sambro. Coincide con i territori degli antichi abitati di Brento e di Montorio, il castello di Monzuno segnava il confine tra il regno dei longobardi e quello dei bizantini; nei pressi era situata la pieve di di Sembro dedicata a S. Pietro Apostolo.

Il castello di Monzuno è sempre stato un presidio importante sulle terre appenniniche, fu sede di u Vicariato per la Montagna, e fu a lungo conteso fra le famiglie dei Monzone e Panico, queste contese portarono alla sua distruzione nel 1376.

La costruzione della Ferrovia Direttissima Bologna-Prato (inaugurata nel 1934). ha comportato il trasferimento della sede comunale nella frazione di Vado nel 1930 (la stazione ha assunto denominazione Monzuno-Vado), senza però mutare la denominazione del Comune.

La figura dell’aquila in volo a dominio dei monti è molto diffusa negli stemmi comunali dei centri appenninici, e ne indica la posizione; mentre il giglio guelfo in alto ricorda il classico simbolo presente in tutti gli stemmi dei centri che si sono legati al Comune di Bologna (un capo azzurro, con un labello rosso con tre gigli d’oro).

Lo stemma, in uso da tempo, è stato però formalmente concesso con Decreto del Presidente della Repubblica solo il 12 agosto 1973, e si blasona: “D’argento alla montagna di verde movente dalla punta, sormontata da un’aquila spiegata di nero e da un giglio d’oro posto sul cantone destro del capo”.

Lo stemma vuole anche rammentare, simbolicamente, il Monte Sole, sulle pendici del quale durante la seconda guerra mondiale, nell’autunno 1943, si forma la Brigata Partigiana Stella Rossa, guidata da Mario Musolesi detto “Lupo”. Nel rastrellamento tra il 29 settembre e il 10 ottobre 1944, che aveva anche lo scopo di eliminare la Brigata, l’esercito nazi-fascista compì l’efferato eccidio detto “di Monte Sole” (noto anche come “di Marzabotto”), facendo strage di molti civili di Vado e delle frazioni vicine, che segnò indelebilmente la storia del territorio. Oggi sul Monte sole è stato realizzato un Parco alla memoria in un contesto naturalistico di rara suggestione.

Nota di Massimo Ghirardi e Alessandro Savorelli

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997 (prima edizione 1990).
AA.VV. STEMMI delle Province e dei Comuni dell’ Emilia Romagna, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’argento alla montagna di verde movente dalla punta, sormontata da un’aquila spiegata di nero e da un giglio d’oro posto nel cantone destro del capo. Ornamenti esteriori da Comune.

Note stemma


Lo stemma ufficiale riporta erroneamente un campo di cielo.

Colori dello scudo:
argento

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo partito, di verde e di bianco, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento: Comune di Monzuno”.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    12 Agosto 1973