Città di Montevarchi – (AR)

Informazioni

  • Codice Catastale: F656
  • Codice Istat: 51026
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 24166
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 56.76
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Montevarchi prese origine da un castrum attestato fin dal 1079 tra i possessi dei conti Guidi, che nel corso del XIII secolo promossero la fondazione di un mercatale nel fondovalle, attorno al quale si sviluppò l’attuale agglomerato. Ruggieri, uno dei figli di Guido Guerra III, fu capostipite del ramo guidingo detto da Montevarchi, ma dopo il suo prematuro decesso, nel 1254, i fratelli vendettero a Firenze il nuovo insediamento.

Il varco cui fa riferimento il toponimo viene fatto risalire alla localizzazione dell’originario castello, che si trovava al confine tra le diocesi di Fiesole e Arezzo, segnato dal torrente eloquentemente detto della Dogana.

L’insegna di Montevarchi, attestata fin dal XIV secolo, è costituita da un monte di sei cime verdi (o azzurre) in campo rosso, chiaramente parlante. Molti esemplari dell’insegna cittadina si trovano ampliati dal Capo d’Angiò, a partire dal notevole esemplare robbiano in maiolica invetriata, conservato nel museo della collegiata di San Lorenzo.

Il rapporto degli Angioini con Montevarchi fu del tutto peculiare, sancito dal dono della venerata reliquia del Sacro Latte di Maria da parte di Carlo II e proseguita con l’intervento del nipote Carlo di Calabria per la fondazione del convento intitolato a Ludovico vescovo di Tolosa, fratello di re Roberto, morto ancor giovane in odore di santità e da poco beatificato. Non di rado, tuttavia, in alcuni blasonari di epoca granducale il Capo d’Angiò si trova semplificato in un semplice lambello.

Nel definire lo stemma moderno di Montevarchi ci si è oculatamente attenuti alla tipologia espressa dall’esemplare robbiano, che figura al centro di un gonfalone dal drappo di rosso, timbrato dalla corona d’oro di Città, titolo concesso con Regio Decreto (RD) in data 18 maggio 1942.

 

 

Nota a cura di Michele Turchi

 

 

Bibliografia

– E. Repetti, Dizionario Geografico, Fisico, Storico della Toscana, Firenze 1833-46, vol. I.

– L. Passerini, Le armi dei Municipj Toscani, Firenze 1864.

– G.P. Pagnini, Stemmi e gonfaloni della Toscana, in La Toscana e i suoi Comuni. Storia territorio popolazione e gonfaloni delle libere Comunità Toscane, Firenze 1985.

– Gli stemmi dei Comuni toscani al 1860, a cura di G.P. Pagnini, Firenze 1991.

– V. Favini, A. Savorelli, Segni di Toscana. Identità e territorio attraverso l’araldica dei comuni: storia e invenzione grafica (secoli XIII-XVII), Firenze 2006.

– L. Tanzini, Le donazioni al convento di S. Ludovico. Devozione religiosa e società a Montevarchi nel tardo Medioevo, in «Corrispondenza», 66 (2014).

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di rosso, al monte di sei cime di verde, 3, 2, 1; capo d’Angiò”

Colori dello scudo:
azzurro, rosso
Partizioni:
capo
Oggetti dello stemma:
cima, monte
Pezze onorevoli dello scudo:
capo d'Angiò
Attributi araldici:
posto 3-2-1

Gonfalone ridisegnato


Fonte: www.radicedidue.com/Toscana

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di rosso…”

Colori del gonfalone: rosso

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    18 Maggio 1942