Città di Melegnano – (MI)

Informazioni

  • Codice Catastale: F100
  • Codice Istat: 15140
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 17260
  • Nome abitanti: melegnanesi
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 4.92
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 17.0

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma della città di Melegnano deriva da quello dell’antica famiglia lombarda dei Da Melegnano, che si trova miniato a pagina 233 dello Stemmario Trivulziano (una raccolta di stemmi del XV secolo, conservata nella Biblioteca Trivulziana presso il Castello Sforzesco di Milano) che si blasona: “D’argento, alla rotella di nero, carica di una croce scorciata e patente d’argento; al capo di rosso”. Anche se è dubbia l’appartenenza di detta schiatta alla località omonima.

Stemma della famiglia Da Melegnano

Lo stemma del Comune si differenzia solo per la forma della croce: nello stemma del Comune non è “scorciata e patente” come in quello dei Da Melegnano. Il capo rosso non è, come altri casi simili, un residuo del “Capo del Littorio” ma una pezza della versione originale presente nello stemmario Trivulziano.

Stemma della famiglia Da Melegnano nel codice Trivulziano

Di probabile origine romana, il toponimo di Melegnano dovrebbe derivare dal Marinianus Fundus (ossia un fondo agricolo di tale Marinus o Marinius) oppure da una stazione di cambio posta al IX miglio (“Milium Nonum”) della Via che porta da Milano a Piacenza del III-IV sec. dopo Cristo.

 

Nell’ 830 è menzionata come Meloniano, che divenne sede di un’importante pieve dedicata a San Giovanni e dipendente da quella di San Giuliano nel X secolo, sede di un castello che, nel XIV secolo, fu assegnato a Bernabò Visconti e dove morì il nipote Gian Galeazzo, duca di Milano, nel 1402.

 

Nel 1512, Francesco Brivio divenne capitano e vicario ducale del castello di Marignano, nel territorio del quale (al confine con San Donato Milanese) nel 1515 ebbe luogo la storica battaglia tra i francesi di Francesco I e gli svizzeri alleati degli Asburgo, per la supremazia sul Ducato di Milano.

 

La battaglia rimase leggendaria e la sua fama si sparse per l’Europa. Essa, infatti, portò decisive conseguenze e radicali cambiamenti nelle questioni internazionali, nazionali e locali. Massimiliano Sforza cedette il ducato di Milano a Francesco I e cosi il Milanese tornava ai Francesi. I 13 Cantoni svizzeri conclusero la Pace perpetua con la Francia e si impegnarono da quel momento in una politica di neutralità. Con Carlo re di Spagna venne firmato un trattato per cui i Francesi tennero il Milanese e gli Spagnoli il Napoletano” (www.melegnano.net.it).

 

Il 1° marzo 1532, dopo alterne vicende politiche e militari il duca di Milano Francesco II Sforza nominò Gian Giacomo Medici, capitano di ventura e suo fedele condottiero, marchese di Melegnano (il fratello del primo marchese di Melegnano, fu eletto papa col nome di Pio IV). Il castello appartenne ai Medici di Melegnano fino al 1981, quando fu acquistato dalla Provincia di Milano e dal Comune per farne la nuova sede municipale.

 

Il cardinale Carlo Borromeo (poi canonizzato) arcivescovo di Milano, rese la pieve di Melegnano autonoma da quella di San Giuliano (San Giuliano Milanese), con le cappelle di Mezzano e Pedriano.

 

Con l’avvento del dominio austriaco, di Maria Teresa d’Asburgo, Melegnano tornò a far parte della pieve di San Giuliano, mantenendo però alcune istituzioni giurisdizionali.

 

Dopo la parentesi napoleonica, con il Congresso di Vienna, la zona venne inserita nel Distretto XII della Provincia di Milano con la denominazione di “Comune di Melegnano”.

 

Il Comune di Melegnano attualmente alza uno scudo: “D’argento, al disco di nero carico di una croce d’argento, al capo di rosso” stemma riconosciuto con Decreto del Capo del Governo, Mussolini, del 17 ottobre 1932.

 

Curiosamente, nonostante la località abbia dato il nome alla storica battaglia “di Marignano” (nota anche come “Battaglia dei Giganti”) del 1515, nessun simbolo di quell’evento compare sullo stemma civico, al contrario della vicina città di San Giuliano Milanese.

 

Con Decreto del Presidente della Repubblica del 26 agosto del 1959, al Comune di Melegnano è stato concesso il titolo di “Città” per la sua importanza storica.

 

Nota di Massimo Ghirardi e Luigi Ferrara

 

Bibliografia:

Savorelli A. 2000 – L’araldica comunale nello stemmario trivulziano. In «Archives héraldiques suisses», CXIV, II, pp. 121-137.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo araldico


“D’argento, al disco di nero carico di una croce d’argento, al capo di rosso”.

Colori dello scudo:
argento, rosso
Partizioni:
capo
Oggetti dello stemma:
croce, disco
Attributi araldici:
carico

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo partito di rosso e di bianco riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma comunale con l’iscrizione centrata in argento “Comune di Melegnano”. Le parti di metallo ed i cordoni sono argentati. L’asta verticale è ricoperta di velluto dai colori bianco e rosso con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”.

Colori del gonfalone: bianco, rosso
Partizioni del gonfalone: partito
Profilo Araldico

“Drappo partito di rosso e di bianco caricato dello stemma comunale”.

bandiera ridisegnata

Disegnato da: Massimo Ghirardi

bandiera Ufficiale
no bandiera
Altre Immagini
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    17 Ottobre 1932

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    26 Agosto 1959

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    20 Marzo 1950

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    23 Luglio 1937