Comune di Galliera – (BO)

Informazioni

  • Codice Catastale: D878
  • Codice Istat: 37028
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 5555
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 37.16
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

GALLIERA è un Comune sparso, formato dalla frazioni di Galliera, San Venanzio e San Vincenzo: la sede del Municipio è posta nella frazione di San Venanzio.

Nel medioevo fu una rocca del Comune di Bologna, nella frazione di Galliera (che dà il nome al Comune) rimane ancora una torre dell’antico fortilizio, che è evocata nello stemma comunale assieme alla figura del gallo con funzione “parlante” per il toponimo, il blasone della concessione ufficiale lo prescrive “ardito” (con la zampa destra levata in posizione di difesa, con riferimento alla rocca e per traslato dei diritti della popolazione), mentre nelle versioni precedenti il gallo è “fermo” (con le zampe posate a terra).

La figurazione si ritiene risalga al tardo medioevo, giacché nella ricerca condotta dall’Amministrazione Pontificia del 1851 sugli stemmi delle “Quattro Legazioni” delle Romagne, risulta una testimonianza orale di tale Angelo Duosi che dichiara (“dubitativamente”) di averlo visto sulla torre della rocca dove “… esisteva uno Stemma di Galliera in macigno da cui fu per mania repubblicana tolto con scalpello quanto in esso rappresentato”.

I Francesi nel 1796 confiscarono i beni degli istituti religiosi e degli antichi feudi e li misero in vendita, Antonio Aldini, di Bologna, riuscì ad acquistare 52 fondi agricoli tra Galliera e San Pietro in Casale formando una tenuta che fu acquistata nel 1812 da Napoleone Bonaparte, che la elevò a Ducato.

 

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringrazia Alessandro Neri per la gentile collaborazione.

 

Bibliografia:

AA.VV. STEMMI delle Province e dei Comuni dell’ Emilia Romagna, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997. Plessi (Giuseppe).

GLI STEMMI DELLE QUATTRO LEGAZIONI. Forni, Bologna 1999. Romolotti (Giuseppe, a cura di).

STORIA E GUIDA AI COMUNI EMILIANI. Il Quadrato, Milano 1972.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo araldico


“Di cielo, alla torre di rosso, mattonata di nero, merlata alla ghibellina di quattro, finestrata di due in fascia di nero, chiusa dello stesso, posta a destra, fondata sulla campagna diminuita, di verde; essa torre sinistrata dal gallo ardito, policromo al naturale, sostenuto dalla campagna diminuita. Ornamenti esteriori da Comune”.

Colori dello scudo:
campo di cielo
Oggetti dello stemma:
campagna, gallo, torre

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo partito di verde e di rosso, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dallo stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”.

Colori del gonfalone: rosso, verde
Partizioni del gonfalone: partito
Profilo Araldico

“Drappo partito di verde e di rosso, caricato dallo stemma comunale. L’asta sarà ornata dalla cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali”.

bandiera ridisegnata

Disegnato da: Massimo Ghirardi

bandiera Ufficiale
Altre Immagini
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    23 Marzo 1930

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    9 Aprile 2008