Comune di Fiscaglia – (FE)
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Informazioni
- Numero abitanti: 9599
- Altitudine: 0
- Superficie: 116.22
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia dello stemma e del comune
Dal 1° gennaio 2014 i Comuni di Massa Fiscaglia, Migliaro e Migliarino hanno formato il nuovo Comune di Fiscaglia.
Stemma Ridisegnato
Stemma Ufficiale
Logo
Altre immagini
Massa Fiscaglia
Il Comune di Massa Fiscaglia (cosidetta perché il territorio era libero da particolari gravami fiscali al fine di incentivare l’insediamento della popolazione e la bonifica delle terre acquitrinose) porta da secoli uno stemma: “D’argento, alla campana dal bronzo al naturale” (secondo alcuni autori il bronzo sarebbe “cinereo”: cioè color grigio) che la tradizione locale afferma essere stato adottato nel 1219 all’epoca della concessione “a livello” da parte di Ferrara di alcune terra alla popolazione locale riunita. Dato che da tempi antichissimi le adunanze consiliari dei Comuni rurali venivano annunciate dal rintocco della campana, da quest’usanza deriva la scelta dello stemma attuale. Note all’illustrazione: Abitualmente lo stemma in uso è inserito in una complessa cornice modanata, e senza scudo vero e proprio al centro. Noi abbiamo “adattato” l’immagine corrente inserendo la campana in uno scudo sannitico, togliendo il cartiglio con la denominazione del Comune (non necessaria) e inserendolo nella cornice ripresa dalle illustrazioni correnti.l’insegna della stamperia di Vittorio Baldini, che editava preziose opere umanistiche al tempo dei duchi Ercole II e Alfonso II, contrassegnadole con il proprio marchio editoriale “della campana”, in una figurazione assai simile a quella in uso da parte del Comune di Massa Fiscaglia, e con il celebre motto latino “Cominus et Eminus” ([mi sentono] “da vicino e da lontano”). La denominazione prende nome dalla campana posta all’esterno della Porta dei Leoni di Ferrara, al termine di Corso Giovecca, che serviva a coloro che, inavvertitamente, rimanevano fuori la sera dopo la chiusura delle porte cittadine al coprifuoco. Questa particolare figurazione potrebbe essere derivata da un “impresa” araldica di ambito estense,
Nota di Massimo Ghirardi
Si ringraziano Alessandro Neri e Paolo Corghi per la gentile collaborazione.
Massa Fiscaglia
Il Comune di Massa Fiscaglia (cosidetta perché il territorio era libero da particolari gravami fiscali al fine di incentivare l’insediamento della popolazione e la bonifica delle terre acquitrinose) porta da secoli uno stemma: “D’argento, alla campana dal bronzo al naturale” (secondo alcuni autori il bronzo sarebbe “cinereo”: cioè color grigio) che la tradizione locale afferma essere stato adottato nel 1219 all’epoca della concessione “a livello” da parte di Ferrara di alcune terra alla popolazione locale riunita. Dato che da tempi antichissimi le adunanze consiliari dei Comuni rurali venivano annunciate dal rintocco della campana, da quest’usanza deriva la scelta dello stemma attuale. Note all’illustrazione: Abitualmente lo stemma in uso è inserito in una complessa cornice modanata, e senza scudo vero e proprio al centro. Noi abbiamo “adattato” l’immagine corrente inserendo la campana in uno scudo sannitico, togliendo il cartiglio con la denominazione del Comune (non necessaria) e inserendolo nella cornice ripresa dalle illustrazioni correnti.l’insegna della stamperia di Vittorio Baldini, che editava preziose opere umanistiche al tempo dei duchi Ercole II e Alfonso II, contrassegnadole con il proprio marchio editoriale “della campana”, in una figurazione assai simile a quella in uso da parte del Comune di Massa Fiscaglia, e con il celebre motto latino “Cominus et Eminus” ([mi sentono] “da vicino e da lontano”). La denominazione prende nome dalla campana posta all’esterno della Porta dei Leoni di Ferrara, al termine di Corso Giovecca, che serviva a coloro che, inavvertitamente, rimanevano fuori la sera dopo la chiusura delle porte cittadine al coprifuoco. Questa particolare figurazione potrebbe essere derivata da un “impresa” araldica di ambito estense,
Nota di Massimo Ghirardi
Si ringraziano Alessandro Neri e Paolo Corghi per la gentile collaborazione.
Migliarino
Fino al 1863 si è denominato MIGLIARO, in quell’anno (Regio Decreto del 2 dicembre 1863 n. 1736) ha assunto la denominazione di MIGLIARINO riprendendo la forma antica di Migliarini attestata nel XII secolo, mentre Migliaro è stato adottato dal Comune contiguo, in passato frazione di Migliarino e reso autonomo con Decreto del Presidente della Repubblica n. 936 del 5 giugno 1963.
Anticamente entrambi erano frazioni dell’antico Comune di Massa Fiscaglia.
Probabilmente in antico il territorio era soggetto all’abbazia di Pomposa, dal XIII secolo fu feudo degli Estensi (e forse già dal IX), della cui dinastia seguì le sorti fino al 1598, allorché il Ducato di Ferrara venne incamerato dallo Stato Pontificio (del quale gli Estensi erano vassalli: ad essi rimase il Ducato gemello di Modena).
Lo stemma attuale del Comune di Migliarino si blasona: “Partito: nel primo d’azzurro, alla campana d’argento; nel secondo d’argento, all’aquila bicipite dimidiata1 ed uscente dalla partizione di nero, linguata di rosso, illuminata d’argento, la testa fregiata d’una corona a fioroni d’oro”.
Lo stemma di Migliarino è stato adottato da molto tempo, anche se non ci risulta che abbia ottenuto il formale riconoscimento dallo Stato, e ha in comune con quello di Massa Fiscaglia una campana, a testimonianza del legame storico tra i due centri, alla quale è stata associata l’aquila, ad indicare la sudditanza estense; prima della versione in uso l’aquila era rappresentata in oro su campo rosso, poi furono mutati gli smalti, forse in analogia ai colori dello stemma di Ferrara. Lo stemma è abitualmente insignito di una corona nobiliare2 in luogo di quella comunale.
Con Legge Regionale n. 18 del 7 novembre 2013 i tre comuni di Migliarino, Migliaro e Massa Fiscaglia, dal 1 gennaio 2014, andranno a formare un unico comune denominato Fiscaglia. Gli abitanti che si sono espressi con un referendum popolare, lo hanno decretato con l’86% dei consensi.
(1): “tagliata a metà”.
(2): secondo alcuni autori dovrebbe essere di rango “ducale”
Nota di Massimo Ghirardi
Bibliografia:
AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
AA.VV. STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.
Plessi (Giuseppe). GLI STEMMI DEI COMUNI DELLE QUATTRO LEGAZIONI (1851-1857). Forni, Bologna 1969.
Romolotti (Giuseppe) a cura di. STORIA E GUIDA AI COMUNI EMILIANI. Il Quadrato, Milano 1972.
Lo stemma si blasona: “Partito: nel primo d’azzurro, alla campana d’argento; nel secondo d’argento, all’aquila bicipite dimidiata1 ed uscente dalla partizione di nero, linguata di rosso, illuminata d’argento, la testa fregiata d’una corona a fioroni d’oro”.
Disegnato da: Massimo Ghirardi
Migliarino
Fino al 1863 si è denominato MIGLIARO, in quell’anno (Regio Decreto del 2 dicembre 1863 n. 1736) ha assunto la denominazione di MIGLIARINO riprendendo la forma antica di Migliarini attestata nel XII secolo, mentre Migliaro è stato adottato dal Comune contiguo, in passato frazione di Migliarino e reso autonomo con Decreto del Presidente della Repubblica n. 936 del 5 giugno 1963.
Anticamente entrambi erano frazioni dell’antico Comune di Massa Fiscaglia.
Probabilmente in antico il territorio era soggetto all’abbazia di Pomposa, dal XIII secolo fu feudo degli Estensi (e forse già dal IX), della cui dinastia seguì le sorti fino al 1598, allorché il Ducato di Ferrara venne incamerato dallo Stato Pontificio (del quale gli Estensi erano vassalli: ad essi rimase il Ducato gemello di Modena).
Lo stemma attuale del Comune di Migliarino si blasona: “Partito: nel primo d’azzurro, alla campana d’argento; nel secondo d’argento, all’aquila bicipite dimidiata1 ed uscente dalla partizione di nero, linguata di rosso, illuminata d’argento, la testa fregiata d’una corona a fioroni d’oro”.
Lo stemma di Migliarino è stato adottato da molto tempo, anche se non ci risulta che abbia ottenuto il formale riconoscimento dallo Stato, e ha in comune con quello di Massa Fiscaglia una campana, a testimonianza del legame storico tra i due centri, alla quale è stata associata l’aquila, ad indicare la sudditanza estense; prima della versione in uso l’aquila era rappresentata in oro su campo rosso, poi furono mutati gli smalti, forse in analogia ai colori dello stemma di Ferrara. Lo stemma è abitualmente insignito di una corona nobiliare2 in luogo di quella comunale.
Con Legge Regionale n. 18 del 7 novembre 2013 i tre comuni di Migliarino, Migliaro e Massa Fiscaglia, dal 1 gennaio 2014, andranno a formare un unico comune denominato Fiscaglia. Gli abitanti che si sono espressi con un referendum popolare, lo hanno decretato con l’86% dei consensi.
(1): “tagliata a metà”.
(2): secondo alcuni autori dovrebbe essere di rango “ducale”
Nota di Massimo Ghirardi
Bibliografia:
AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
AA.VV. STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.
Plessi (Giuseppe). GLI STEMMI DEI COMUNI DELLE QUATTRO LEGAZIONI (1851-1857). Forni, Bologna 1969.
Romolotti (Giuseppe) a cura di. STORIA E GUIDA AI COMUNI EMILIANI. Il Quadrato, Milano 1972.
Lo stemma si blasona: “Partito: nel primo d’azzurro, alla campana d’argento; nel secondo d’argento, all’aquila bicipite dimidiata1 ed uscente dalla partizione di nero, linguata di rosso, illuminata d’argento, la testa fregiata d’una corona a fioroni d’oro”.
Migliaro
Comune confluito nel comune di Fiscaglia dal 1 gennaio 2014.
Il suo stemma era descritto così nello statuto: “Lo Stemma è in oro, con pianta di miglio al centro fiorita di rosso, piantata su terreno color marrone. Gli ornamenti esteriori sono in alto una corona turrita ed in basso corona di alloro e quercia incrociate, legati da un nastro rosso”.
D.P.R. 2 giugno 1972, trascritto nel Registro Araldico dell’Archivio Centrale dello Stato il 4 agosto 1972, approvat0 con delibera consiliare n. 44 del 16 luglio 1971.
Il gonfalone è così descritto
“Il Gonfalone è un drappo rettangolare di colore giallo verde, ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto con iscrizione centrale in argento “Comune di Migliaro”. Le parti di metallo e i cordoni sono argentati. L’asta verticale è ricoperta in velluto dei colori del drappo, alternati con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri sono in tricolore nazionale e frangiati d’argento.”
Migliaro
Comune confluito nel comune di Fiscaglia dal 1 gennaio 2014.
Il suo stemma era descritto così nello statuto: “Lo Stemma è in oro, con pianta di miglio al centro fiorita di rosso, piantata su terreno color marrone. Gli ornamenti esteriori sono in alto una corona turrita ed in basso corona di alloro e quercia incrociate, legati da un nastro rosso”.
D.P.R. 2 giugno 1972, trascritto nel Registro Araldico dell’Archivio Centrale dello Stato il 4 agosto 1972, approvat0 con delibera consiliare n. 44 del 16 luglio 1971.
Il gonfalone è così descritto
“Il Gonfalone è un drappo rettangolare di colore giallo verde, ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto con iscrizione centrale in argento “Comune di Migliaro”. Le parti di metallo e i cordoni sono argentati. L’asta verticale è ricoperta in velluto dei colori del drappo, alternati con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri sono in tricolore nazionale e frangiati d’argento.”
Gonfalone ridisegnato
Gonfalone Ufficiale
Profilo Araldico
“Drappo di giallo…”
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune