Comune di Fabrizia – (VV)

Informazioni

  • Codice Catastale: D453
  • Codice Istat: 102010
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 2437
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 38.78
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Il paese di Fabrizia prende nome da Maurizo Carafa della Spina, marchese di Caulonia e primo principe di Roccella, che nel 1590 fece erigere in località Prunara (o Li Prunari, dal calabrese “prunara”: susino; ma nota anche come Cropanei) una sua residenza con un borgo per lo sfruttamento delle locali risorse forestali, minerarie e della pastorizia, dove trasferì popolazioni delle vicine Castelvetere e Roccella.  Creata come comunità autonoma nel 1591 prosperò fino al 1783, quando il territorio venne sconvolto da un terribile terremoto: i Carafa trasferirono la residenza a Napoli e iniziò un lungo periodo di lento ma inesorabile declino dei possedimenti del principato. La ripresa iniziò con l’avvento del dominio napoleonico; grazie alla presenza sul territorio delle Ferriere, costruite poco prima durante il dominio borbonico e potenziate dai francesi.   Lo stemma del Comune si blasona: “d’argento, ai due faggi di verde, fustati al naturale, nodriti nelle due colline di verde, fondate in punta, i fusti dei faggi attraversanti la foglia di sega, d’oro, posta in banda abbassata, uscente dai fianchi dello scudo, dentata su entrambi i lati di cinquanta pezzi, ventisei centrali, dodici a destra, dodici a sinistra”.   Il faggio è una pregiata essenza boschiva, indicante le foreste che caratterizzavano il territorio, la sega d’oro (“foglia di sega” è un termine tecnico araldico che indica la sega dentata su entrambe i lati) ricorda l’importanza economica delle stesse foreste.   Il gonfalone è invece costituito da: “un drappo partito di giallo e di verde, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma comunale con l’iscrizione centrata in argento recante la denominazione del comune. Le parti di metallo e i cordoni sono argentati. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo è inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”.   Si conosce ance uno stemma precedente a quello in uso, con una capra, posata sulla campagna erbosa con tre stelle di sei punte male ordinate in capo.   Nota di Massimo Ghirardi   Bibliografia:   AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997, pp. 309-310.

Stemma Ridisegnato


Fonte: Giancarlo Scarpitta

Fonte: Giovanni Giovinazzo

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’argento, ai due faggi di verde, fustati al naturale, nodriti nelle due colline di verde, fondate in punta, i fusti dei faggi attraversanti la foglia di sega, d’oro, posta in banda abbassata, uscente dai fianchi dello scudo, dentata su entrambi i lati di cinquanta pezzi, ventisei centrali, dodici a destra, dodici a sinistra”

Gonfalone ridisegnato


Fonte: Giovanni Giovinazzo

Fonte: Giancarlo Scarpitta

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


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Profilo Araldico


“Drappo partito di giallo e di verde riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati; l’asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”.

Colori del gonfalone: giallo, verde
Partizioni del gonfalone: partito

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    10 Dicembre 1990