Comune di Esino Lario – (LC)

Informazioni

  • Codice Catastale: D436
  • Codice Istat: 97035
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 76
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 18.66
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

In nome del centro deriva da quello del torrente Esino con in più la specificazione Lario dovuta alla vicinanza del lago omonimo (più conosciuto come Lago di Como). Il Comune attuale nasce nel 1927 dalla riunione dei due centri di Esino Superiore e Esino Inferiore; la zona fu abitata da antica data, come mostrano i ritrovamenti archeologici rinvenuti in località Busso nel 1939; vi furono presenti i Celti e la sottopopolazione dei Gallo-romani.

Storicamente appartenente, almeno dal XII secolo, alla Squadra dei Monti [non è “Quadra”?] Comunità della Valsassina. Fu zona di frontiera e suoi abitanti erano incaricati della difesa dell’imbocco della Valsassina stessa; sono questi gli elementi alla base della creazione dell’attuale emblema civico, che si presenta tagliato dalla sbarra diminuita, d’oro, quindi diviso in due diagonalmente da una fascia dorata che parte dall’angolo superiore sinistro (araldico) e va all’angolo inferiore destro;nel campo al di sopra della sbarra, di azzurro, si trova una torre di rosso che ricorda la funzione di punto fortificato del centro e dietro di essa è posta la raffigurazione stilizzata della Grigna di Moncodeno, rappresentata di color argento; nella parte inferiore viene ripreso lo stemma della Comunità della Valsassina con un leone d’oro passante su una campagna di verde posta obliquamente, il leone è sormontato da quattro stelle d’oro a otto raggi mentre lo stemma originale, attestato nel 1674, presentava solo tre stelle allo stesso modo del primo stemma concesso a Esino Lario il 19 luglio 1941; nello stemma del ’41, inoltre, il motto CONSTANTIA, ora presente su una lista azzurra al di sotto dello scudo, si trovava, scritto in lettere rosse, all’interno della sbarra.

Nota di Giovanni Giovinazzo

Bibliografia:

Marco Foppoli; Vittorio Mezzera, Stemmario Lecchese. Gli stemmi dei Comuni della Provincia di Lecco, Ufficio Informazione e Comunicazione della Provincia di Lecco, Oggiono – Lecco 2005, p. 124

Esino Lario in Comuni d’Italia. Lombardia. CR – LC – LO – MN, IEI, Acquaviva d’Isernia 2000, p. 71

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini




Profilo araldico


“Tagliato alla sbarra diminuita, d’oro: nel 1º, di azzurro al massiccio della Grigna settentrionale, d’argento, fondato sulla campagna posta in banda, di verde, e uscente dal lembo destro e dalla sbarra, caricato dalla torre di rosso, merlata alla ghibellina di tre, chiusa e finestrata di nero, mattonata dello stesso, fondata sulla campagna; nel 2º, di azzurro, al leone illeopardito d’oro, linguato e allumato di rosso, passante sulla campagna di verde, posta in banda, esso leone accompagnato in capo da quattro stelle di otto raggi, d’oro, poste una, due, una. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto, in lettere maiuscole di nero, CONSTANTIA. Ornamenti esteriori da Comune”.

 

D.P.R. 19 settembre 1994, registrato nei registri dell’Ufficio Araldico il 4 novembre 1994 Reg. anno 1994 Pag. n. 71, trascritto nel Registro Araldico dell’Archivio Centrale dello Stato il 11 ottobre 1994; concessione di stemma e gonfalone

Colori dello scudo:
azzurro
Partizioni:
tagliato

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di giallo riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma con l’iscrizione centrata in argento recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo e i cordoni sono argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di vellutto giallo, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    19 Settembre 1994

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    19 Luglio 1941