Comune di Dronero – (CN)

Informazioni

  • Codice Catastale: D372
  • Codice Istat: 4082
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 7317
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 58.91
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Sull’origine del toponimo di Dronero (Draonier in occitano) sono state avanzate diverse ipotesi, alcune leggendarie, sui motivi che hanno determinato l’adozione della figura del drago nell’emblema cittadino.

Secondo la tradizione la città sarebbe stata fondata dal generale bizantino Draconarius, che avrebbe convinto gli abitanti dei villaggi di Ripoli e Surzana a riunirsi in un unico centro, meglio difendibile, nel cuneo tra il torrente Maira e il Rigamberto: in suo onore gli abitanti avrebbero dato il nome del generale alla nuova città. La storia si è arricchita via via di dettagli pittoreschi: l’ufficiale bizantino sarebbe stato di bell’aspetto e tutte le ragazza della zona si sarebbero innamorate di lui, ma solo la bella Etta di Ripoli venne corrisposta; dalla festa di nozze dei due sarebbe derivata la tradizione della festa del Carnevale di Dronero: condotta ancora oggi dalle maschere di Dragon e Dragon-Etta, e che rievocherebbero le origini della città.

Lo stemma della città di Dronero, forse adottato dopo la concessione del titolo di “città” da parte di Carlo Emanuele III di Savoia nel 1748, presenta un drago con corona, in campo troncato argento e azzurro (testimonianza della sudditanza del comune ai marchesi di Saluzzo). Il colore del drago, non è mai stato definito con certezza, ed è stato oggetto di ricerche e dibattito. D’ordinario si rappresenta di smalto rosso, ma le versioni più antiche lo volevano nero. La figura è stata comunque scelta in evidente funzione “parlante” con la supposta etimologia del nome da “draco” (drago) ma anche su questo animale sono fiorite leggende: la più nota racconta che presso l’attuale via Tetti sorgeva una grotta in cui viveva un drago: gli abitanti della via lo vedevano di colore nero, mentre quelli del Borgo Macra lo vedevano rosso. La bestia venne per lungo tempo nutrita con doni dai droneresi affinché non li divorasse spinto dalla fame. Sarebbe morto travolto dalle acque in piena del Torrente Maira.

Dal punto di vista documentale la prima menzione di Dronero è del 1155: tale Enrico di Montemale vende alcuni fabbricati in Durcolium all’abbazia cistercense di Staffarda.
Il nome di Durcolium o Durconium o Durcognum, come è riportato nelle carte, secondo alcuni deriverebbe da Dragone di Verzuolo, nobile della famiglia signorile di quella località, che avrebbe fondato la città nell’XI-XII secolo.
Secondo altri deriverebbe da Dragonerium, dal latino Draconanus, il soldato delle milizie romano-bizantine che portava l’insegna del dragone.

Da mettere in evidenza che il termine “draco”, nel periodo medievale veniva usato ad indicare uno sperone roccioso posto accanto ad un torrente impetuoso.

Un’ulteriore ipotesi, più fondata etimologicamente, cerca l’origine nella parlata celto-ligure per il toponimo Durcolium: formato da “dur”, cioè fiume (alla base di molti toponimi nell’area celtica, come i nomi delle due Dora e della Dordogne) unito a “colium”, angolo, corrispondente alla posizione geografica del borgo, su un’altura tra due corsi d’acqua.

Storicamente fu una delle numerose villae novae, nate nell’epoca in cui diverse comunità piemontesi rivendicarono le proprie libertà contro il potere feudale, soggetta com’era ai marchesi di Busca, si ribellò alleandosi a Cuneo, per finire sotto il dominio dei marchesi di Saluzzo intorno alla metà del XIII secolo.

Con il Trattato di Lione del 1601 tutto il marchesato saluzzese venne assegnato ai Savoia, Carlo Emanuele III (1701-1773) concesse il titolo di “città” a Dronero nel 1749 (dietro pagamento di 70.000 lire) e promosse lo sviluppo del centro che, assieme alla vicina Cuneo, divenne l’area più industrialmente avanzata della regione.

Nota di Massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini




Profilo Araldico


Non ancora una blasonatura

Colori dello scudo:
argento, azzurro
Partizioni:
troncato

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo partito di azzurro e di giallo…”

Colori del gonfalone: azzurro, giallo
Partizioni del gonfalone: partito

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune