Comune di Concordia sulla Secchia – (MO)

Informazioni

  • Codice Catastale: C951
  • Codice Istat: 36010
  • CAP: 41033
  • Numero abitanti: 9059
  • Altitudine: 22
  • Superficie: 41.15
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 30.7

Storia dello stemma e del comune

Il toponimo di Concordia deriva dall’esito della conferenza del 1287 per l’accordo tra i diversi rami della famiglia Pico e d’Este relativamente alla regolamentazione dei confini tra i due Stati (Principato di Mirandola e Ducato di Ferrara) a seguito dell’assegnazione nel 1311 di Mirandola a Francesco Pico (1272-1322) da parte dell’imperatore Enrico VII di Lussemburgo.

A seguito di tale evento, al quale parteciparono delegazioni delle maggiori città della regione (Modena, Reggio, Parma, Mantova e Ferrara), venne anche deciso di deviare il corso del fiume Secchia (che scorreva verso Orienet fino a sfociare nel Po all’altezza di Bondeno di Roncore) per farne fluire le acque presso questa località e facendolo sfociare nel Po presso l’abbazia di Polirone (attuale San Benedetto Po); i lavori si protrassero tra il 1288 e il 1360.

I Pico installarono alcuni mulini galleggianti e sulle sponde sorse poi un villaggio al quale venne assegnato il nome beneaugurante.
Nel 1432 l’imperatore Sigismondo di Lussemburgo eresse Concordia in contea e ne investì i Pico della Mirandola (Il celebre Giovanni Pico della Mirandola sovente si firmerà per vezzo “conte di Concordia”).
È plausibile che, in omaggio agli imperatori, sia stato assunto allora dai Pico, che portavano come arme antica uno scudo scaccato d’argento e d’azzurro, lo stemma a fasce d’argento e d’azzurro al leone di rosso: storico emblema del Lussemburgo (1) e da allora identificante il feudo di Concordia.
Nel 1763 il territorio è incorporato in quello di Mirandola.
Nel 1796 con l’avvento della Repubblica Cispadana, di ispirazione francese, viene creato il Dipartimento del Panaro del quale Mirandola e i territori aggregati sono parte.
Nel 1802 è incorporato nel Regno Napoleonico d’Italia.
Nel 1805 Concordia diviene Comune autonomo, ma senza la frazione di San Possidonio (divenuto nel frattempo Comune indipendente).
Nel 1860 il Municipio acquista il seicentesco palazzo Corbelli, per farne la sede comunale.

Lo stemma Comunale è stato riconosciuto (2) con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 gennaio 1956: “Fasciato di otto pezzi d’azzurro e d’argento, al leone di rosso attraversante”.(3)

Il gonfalone invece è stato autorizzato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 aprile 1956.

Il 15 maggio 1985 il Comune di Concordia sulla Secchia è stato insignito della medaglia di bronzo al valor militare, appuntata dal Presidente della Repubblica sul gonfalone comunale.

(1): Ducato storico oggi suddiviso tra il Gran Ducato del Lussemburgo e l’omonima regione del Regno del Belgio, entrambi con lo stemma storico (quello del Granducato è però timbrato da una corona regale).
(2): secondo la norma essendo lo stemma, da parte del Comune, in uso da secoli si è proceduto alla richiesta del suo “riconoscimento” da parte del Governo e non di una sua concessione (ex novo) che avviene da parte del Presidente della Repubblica.
(3) Blasone nostro.

Note di Massimo Ghirardi

Si ringraziano Anna Longhi, Alessandro Neri, Massimo Prandini, Gianluca Tusini per la gentile collaborazione; per maggiori informazioni vedi anche: Mirandola (MO)

Bibliografia:

AA.VV. GLI STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA. Compositori, Bologna 2003.

AA.VV. Nomi d’Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i Comuni. Istituto Geografico De Agostini, Novara 2009

AA.VV. Dizionario di Toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.

Anceschi A. GEOGRAFIA DEGLI STATI ESTENSI. I confini dell’Emilia e dell’alta Toscana e le strade del Ducato. Incontri Editrice, Sassuolo 2016.

Longagnani (Lauretta), Manicardi (Antonella), Schifani Corfini (Elisa), a cura di. LE CASE, LE PIETRE, LE STORIE. Itinerari nei Comuni della Provincia di Modena. Zanini, Angola Emilia 1992.

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Fasciato di otto pezzi d’azzurro e d’argento, al leone di rosso attraversante”

Blasone di Massimo Ghirardi

D.P.C.M. 16 gennaio 1956

Colori dello scudo:
argento, azzurro
Partizioni:
fasciato

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo partito di azzurro e di bianco…”

D.P.C.M. 19 aprile 1956

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM)
    riconoscimento
    16 Gennaio 1956

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    19 Aprile 1956