Città di Chieti – (CH)

Informazioni

  • Codice Catastale: C632
  • Codice Istat: 69022
  • CAP: 66100
  • Numero abitanti: 53937
  • Nome abitanti: chietini, teatini.
  • Altitudine: 330
  • Superficie: 58.55
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Erede dell’antica TEATE, probabilmente da “teba” (‘collina’), antichissima città che fu il centro principale della popolazione dei Marrucini, che ebbe un rapporto tormentato con Roma, fino ad essere eretta in Municipium. Distrutta dalle invasioni barbariche fu ricostruita da Teoderico, divenne un importante gastaldato del ducato longobardo di Benevento quindi la più importante contea normanna della regione.

Fu fedele suddita dell’imperatore Federico II, alla sua morte riconobbe Manfredi come erede legittimo (nel 1255 il figlio dell’imperatore dimorò in città) e successivamente Corradino di Svevia, che era amico personale di Simone da Chieti, che cercò di alleare altre alla città per la sua causa. Da questa fedeltà sveva deriva il motto che accompagna lo stemma della città.

Dal XVII secolo la provincia viene aggregata al Regno di Napoli.

Nel 1860 Vittorio Emanuele II venne accolto trionfalmente in città, che sanzionò così l’adesione al Regno d’Italia.

Lo Statuto del Comune descrive lo stemma civico, riconosciuti con Regio Decreto del 7 giugno 1943 nr. 651 ma in uso da tempo: “Lo stemma rappresenta il pelide Achille su un destriero rampante in campo azzurro armato di corazza, elmo e schinieri, con scudo ellittico nella sinistra e spada nuda nella destra. Una croce bianca divide in quattro parti la faccia esterna dello scudo. In ognuna di esse giace una chiave d’oro. Le chiavi simboleggiano le quattro porte della città. Lo stemma è sormontato da una corona regia [ducale. ndr] dalla quale pende ai due lati un nastro recante la scritta TEATE REGIA METROPOLI UTRIUSQUE APRUTINÆ PROVINCIÆ PRINCEPS. Il gonfalone, di colore cremisi, reca al centro lo stemma come sopra descritto”.

Lo scudo rosso, con la croce d’argento accantonata dalle quattro chiavi d’oro, è lo stemma più antico della città. Pressoché identico allo stemma (antico) della città di Viterbo, riprende la figurazione del gonfalone medievale del papa.

Successivamente lo stemma divenne uno scudo imbracciato dall’eroe greco Achille, che venne adottato come personaggio tutelare di Chiesti in ossequio ad una fantasiosa etimologia che voleva che il nome della città TEATE derivato da THETI in ossequio al nome di Teti, leggendaria madre di Achille.


Nota di Massimo Ghirardi

Il comune di Chieti e’ il capoluogo della provincia omonima.

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Il pelide Achille su un destriero rampante in campo azzurro armato di corazza, elmo e schinieri, con scudo ellittico nella sinistra e spada nuda nella destra. Una croce bianca divide in quattro parti la faccia esterna dello scudo. In ognuna di esse giace una chiave d’oro. Lo stemma e’ sormontato da una corona regia dalla quale pende ai due lati un nastro recante la scritta “TEATE REGIA METROPOLIS UTRIUSQUE APRUTINAE PROVINCIAE PRINCEPS”. “

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di rosso…”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione

    Decreto di Carlo I D’Angiò del 1273.