Comune di Ceriale – (SV)

Informazioni

  • Codice Catastale: C510
  • Codice Istat: 9024
  • CAP: 17023
  • Numero abitanti: 6049
  • Nome abitanti: cerialesi
  • Altitudine: 2
  • Superficie: 11.21
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 37.0

Storia dello stemma e del comune

Ceriale è documentato dal XIII secolo come Cerialio, ed anche Ceriario; sull’origine del toponimo sono state proposte due ipotesi:

  • una, abbastanza fantasiosa, lo fa derivare dal nome di due consoli del Tardo Impero Romano, Onicius Cerialis e Quinto Petilio Cerialis, che avrebbero avuto il compito del governo del territorio;
  • la seconda,invece, più probabile, fa riferimento alla coltivazione dei cereali (Cerealis) e alla presenza in nel territorio di un tempio dedicato a Cerere/Demetra, dea dell’agricoltura, alla quale si celebravano riti detti “Cerialia”. Il nome continua probabilmente la locuzione latina Locus (o Terra) Cerealis, con il significato di “area seminativa”.

Nel Medioevo era soggetto al vescovo-conte di Albenga, la cui autorità aveva sostituto quella delle magistrature romane e del Comune della stessa città che assoggettò questa zona tra i suoi possedimenti “del Contado” concedendo, però, un’ampia autonomia amministrativa.

Nel XIV secolo il territorio di Ceriale passò sotto il controllo diretto della Repubblica di Genova, al cui dominio si deve la costruzione, nella zona della marina, del “Torrione” (1563-1564), un bastione circolare che doveva fungere da postazione d’avvistamento e di prima difesa. Tuttavia, nulla poté fermare nella notte tra il 1° e il 2 luglio 1637 l’assalto dei pirati al comando dell’algerino Ciribì che, con i suoi uomini, saccheggiò il borgo, devastando l’antica  chiesa di San Giovanni Battista e Sant’Eugenio, uccidendo molti abitanti e rapendo gli altri da vendere come schiavi in Algeria, se non fosse stato pagato un riscatto dalle “Confraternite del Riscatto” che s’incaricarono per conto dei familiari dei vari rilasci.

Con la dominazione francese il territorio di Ceriale venne eretto in Comune autonomo, distaccandone il territorio da Albenga e rientrando, dal 2 dicembre 1797, nel Dipartimento della Maremola della Repubblica Ligure, con capoluogo Pietra Ligure,

Annesso al Primo Impero francese, il territorio cerialese dal 13 giugno 1805 al 1814 fu inserito nel Dipartimento di Montenotte.

Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, a seguito del Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d’Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel I mandamento di Albenga del circondario di Albenga facente parte della provincia di Genova; nel 1927 con la soppressione del circondario ingauno passò, per pochi mesi, nel circondario di Savona e, infine, sotto la neo costituita provincia di Savona.

Lo stemma del Comune fa riferimento alla sua storia ed è stato formalmente concesso con DPR del 1 agosto 1959 (contestualmente al gonfalone: “drappo partito di verde e d’azzurro … ”), dove è blasonato:

«Interzato in fascia; il PRIMO campo di cielo al busto di centurione romano posto in profilo, nascente dalla partizione; il SECONDO d’azzurro; il TERZO di verde al covone di grano al naturale legato d’azzurro attraversante sul secondo e terzo punto. Bordura d’oro».

Era già in uso da diverso tempo ma, nella versione sancita, si nota una differenza con la versione in uso: la definizione “interzato in fascia” indica che lo scudo dovrebbe essere suddiviso in tre parti orizzontali equivalenti, mentre nelle diverse versioni in uso si vede benissimo che il primo sopravanza i due inferiori.

Più correttamente lo stemma “storico” si blasona:

«Troncato; il PRIMO di cielo al busto di centurione romano posto in profilo, nascente dalla partizione; il SECONDO alla campagna di verde, al covone di grano al naturale legato d’azzurro attraversante ».

Nota di Massimo Ghirardi e Davide Papalini

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997, p. 225.

Tarallo (P.), GLI STEMMI DEI COMUNI DELLA LIGURIA raccontano storia e storie, folklore e bellezze naturali. Erga, Genova 220, p. 195.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Reperito da: Davide Papalini

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Interzato in fascia; il PRIMO di campo di cielo al busto di centurione romano posto in profilo, nascente dalla partizione; il SECONDO d’azzurro; il TERZO di verde al covone di grano al naturale legato d’azzurro attraversante sul secondo e terzo punto. Bordura d’oro.”

Colori dello scudo:
azzurro, campo di cielo, verde
Partizioni:
interzato in fascia
Oggetti dello stemma:
busto di centurione romano, covone di grano, punto
Pezze onorevoli dello scudo:
bordura, partizione
Attributi araldici:
attraversante, legato, nascente dalla partizione, posto in profilo

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Reperito da: Luigi Ferrara

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo partito di verde e di azzurro…”

Colori del gonfalone: azzurro, verde
Partizioni del gonfalone: partito

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    1 Agosto 1959