Comune di Castellana Sicula – (PA)

Informazioni

  • Codice Catastale: C135
  • Codice Istat: 82024
  • CAP: 90020
  • Numero abitanti: 3612
  • Nome abitanti: castellanesi
  • Altitudine: 765
  • Superficie: 72.54
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 96.5

Storia dello stemma e del comune

Vi presentiamo due versioni dello stemma: una eseguita sul modello di quella attualmente in uso e l’altra seguendo pedissequamente il blasone del Decreto Presidenziale di concessione (del 17 dicembre 1953), che riporta: “Interzato in fascia: il primo d’azzurro carico di una testa di donna turrita, accompagnata ai lati da due spighe di grano, il tutto d’oro; il secondo d’oro pieno; il terzo di rosso al cavallo d’argento sciolto e corrente in sbarra, con al collo la catena spezzata d’oro”.

Il Comune di Castellana Sicula attualmente usa uno stemma che non segue esattamente il blasone o, più verosimilmente, il blasone che non è esattamente steso secondo il bozzetto.

Infatti, nell’uso corrente, la figura femminile d’oro con corona turrita (in funzione “parlante” con il toponimo: CASTELLANA deriva dalla voce latina “castellanæ” nel senso di ‘abitante o proprietaria di un castello’ e la sua origine pare collegata al nome di Donna Genna de Castellana) del primo campo è abbigliata come dama medioevale (una “castellana” appunto) ma ciò non è specificato nel blasone che, anzi, descrive solo una “testa” di donna ed è accompagnata da due spighe pure d’oro, ma una in sbarra e l’altra in banda (posizioni non indicate nella descrizione).

Anche la figura del cavallo d’argento è rappresentata passante sulla partizione tra il secondo e il terzo campo dell’interzato, nonché munito di briglie (anche se sciolte), mentre la descrizione specifica che il secondo campo dovrebbe essere “d’oro pieno” e l’animale munito di una “catena d’oro spezzata”.

Ci sembra, visti gli esempi storici, che lo stemma dovrebbe essere così blasonato: “Troncato d’oro e di rosso, al cavallo d’argento sciolto e corrente in sbarra, con al collo la catena spezzata d’oro; al capo d’azzurro caricato dalla testa di dama con corona turrita, accompagnata ai lati da due spighe di grano, quella a sinistra in sbarra, quella a destra in banda, il tutto d’oro”.

Un’ultima curiosità al riguardo del gonfalone, che viene definito in panno “rosso Bordeaux” una denominazione di tinta assai popolare ma non proprio corretta dal punto di vista araldico: dove sarebbe meglio definirla come “rosso” semplicemente o “porpora” tutt’al più.

Nota di Bruno Fracasso e Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Interzato in fascia: il primo d’azzurro carico di una testa di donna turrita, accompagnata ai lati da due spighe di grano, il tutto d’oro; il secondo d’oro pieno; il terzo di rosso al cavallo d’argento sciolto e corrente in sbarra, con al collo la catena spezzata d’oro”.

D.P.R. del 17 dicembre 1953

Colori dello scudo:
azzurro, oro, rosso
Partizioni:
interzato in fascia

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di rosso bordeaux…”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    17 Dicembre 1953