Città di Caserta – (CE)

Informazioni

  • Codice Catastale: B963
  • Codice Istat: 61022
  • CAP: 81100
  • Numero abitanti: 78693
  • Nome abitanti: casertani
  • Altitudine: 68
  • Superficie: 53.91
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Il comune di Caserta è il capoluogo della provincia omonima.

L’origine del toponimo non è chiara: probabilmente deriva da “casa irta” con l’allusione ad un luogo sito in posizione impervia sulle pendici del monte Virgo.
Il nucleo storico cittadino fu conosciuto fino al 1752 come “La Torre”. Il piccolo borgo cominciò la sua espansione dopo la costruzione della famosa Reggia ed ora è denominato Caserta Vecchia. La vera e propria crescita urbanistica è partita nella seconda metà del 1800, dando vita alla “Caserta Nuova” che oggi noi conosciamo.

Lo stemma attuale è stato modificato il 16 gennaio 1995 nella forma sannitica dello scudo, ma risale al 1752, allorché Carlo III di Borbone dichiarò la nuova città di Caserta (sorta intorno alla residenza dell’architetto Vanvitelli in luogo dell’antica CASA HIRTA): “Villa Reale”. Poco distante era l’antico centro di TORRE (oggi Caserta Vecchia, alla quale allude lo stemma comunale) costruito sui Colli Tifatini. Lo scudo si presenta “tagliato: nel primo, di rosso, alla catena di monti di verde, degradante verso il capo, fondata sulla partizione, sostenente una torre d’oro, murata di nero, chiusa e finestrata di due, dello stesso, merlata alla ghibellina di tre, sormontata dalla corona d’oro all’antica di cinque punte visibili; illuminato da un sole d’oro nascente dal canton destro dello scudo. Nel secondo, d’azzurro, alle due cornucopie d’oro, la prima pressoché in palo e contenente frutti e fiori al naturale, la seconda posta pressoché in fascia e contenente spighe di grano al naturale: spighe e frutti attigui alla partizione; esse cornucopie decussate in punta legate con una corona d’oro all’antica di cinque punte visibili infilata, rovesciata. Ornamenti esteriori di città”.
All’epoca del censimento del 1800 il campo azzurro riportava i fiordalisi d’oro borbonici: gli stessi colori azzurro e il rosso sono i colori della dinastia Borbone-Delle Due Sicilie e ricordano il legame con la famiglia reale di Napoli. Precedentemente, come risulta da un Registro dell’Archivio Comunale datato 1655, la città presentava uno stemma d’azzurro alla casa rurale d’argento alla quale era appoggiata una scala (simboleggiante la Casa Hirta, impervia, del toponimo antico), in seguito fu aggiunta anche una fanciulla con una brocca in testa in atto di salire la scala, versione che fu dipinta (con gravi imprecisioni) nell’aula del Parlamento Subalpino di Palazzo Carignano a Torino, tra quelli delle cento città dell’Italia Unita (la casa fu interpretata come una guglia). Fino al 1995 lo scudo era posto entro un padiglione sormontato dalla corona comitale e ricorda la dipendenza feudale dagli antichi conti longobardi, da quella data essa è stata inserita nello scudo sopra la torre d’oro.

Le cornucopie d’oro legate dalla corona marchionale in campo d’azzurro sono anche insegna della Provincia di Caserta.

Note di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Tagliato: nel primo, di rosso, alla catena di monti di verde, degradante verso il capo, fondata sulla partizione, sostenente una torre d’oro, murata di nero, chiusa e finestrata di due, dello stesso, merlata alla ghibellina di tre, sormontata dalla corona d’oro all’antica di cinque punte visibili; illuminato da un sole d’oro nascente dal canton destro dello scudo. Nel secondo, d’azzurro, alle due cornucopie d’oro, la prima pressoché in palo e contenente frutti e fiori al naturale, la seconda posta pressoché in fascia e contenente spighe di grano al naturale: spighe e frutti attigui alla partizione; esse cornucopie decussate in punta legate con una corona d’oro all’antica di cinque punte visibili infilata, rovesciata. Ornamenti esteriori di città.”

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo partito d’azzurro e di rosso”.

Colori del gonfalone: azzurro, rosso
Partizioni del gonfalone: partito
Profilo Araldico

“Drappo partito di rosso e di azzurro…”

bandiera ridisegnata

Fonte: Roberto Breschi

Disegnato da: Bruno Fracasso

bandiera Ufficiale
no bandiera
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    concessione

    Antico diritto


    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    18 Luglio 1931

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    20 Novembre 1930

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    16 Gennaio 1995

    Registrato nei registri dell’Ufficio Araldico il 10 febbraio 1995 Reg. anno 1995 Pag.n. 6.