Comune di Casatenovo – (LC)

Informazioni

  • Codice Catastale: B943
  • Codice Istat: 97016
  • CAP: 23880
  • Numero abitanti: 12691
  • Nome abitanti: casatesi
  • Altitudine: 360
  • Superficie: 12.66
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 21.9

Storia dello stemma e del comune

Storicamente legata alla famiglia dei Casati, dei quali persino una leggenda locale racconta che il primo figlio di Apollonio, Vicario Generale dell’imperatore Lotario II, ne scacciò i tirannici Ponzi “gente rude e battagliera” residente in Casate Vecchio (distaccatosi dal Comune nel 1692 e oggi frazione di Monticello Brianza) rinominandola Casate Nuovo, dal quale i discendenti derivarono l’agnome Casati, che risulta una delle più antiche del patriziato milanese.

Il toponimo potrebbe deriva dalla voce “casata” (costruzione, caseggiato) oppure da “caseus” (formaggio) con significato di ‘luogo di produzione del formaggio”. Tuttavia, alcuni storici attribuiscono l’origine del toponimo al nome latino “Casius” con il suffisso tipicamente lombardo “-ate”.

Lo stemma civico deriva da quello della famiglia Casati, nella relazione accompagnatoria della richiesta di stemma l’Amministrazione Comunale scriveva: “… che il Comune di Casatenovo già da tempo usa uno stemma di rosso al castello d’oro, racchiuso tra due treccie di capelli dello stesso, decussate nella punta dello scudo, stemma simile, tranne che nei colori, a quello della famiglia Casati”.

La figura delle trecce è spiegata dallo storico Calvi come segue: “… dal secondogenito del sumenzionato vicario provengono i Giussani: dal terzo i Vighizzolo, innalzando tutti per impresa un castello di rosso in campo bianco, con la merlatura ghibellina quasi incorniciata da due treccie dello stesso colore, con cui si volle significare che da tre fratelli erano discesi; detta perciò Tricia Casatorum”.

Si blasona: “Di rosso, alla torre d’oro coperta, accompagnata da due tre trecce dello stesso piegate in cerchio, decussate in punta” come dalla concessione ufficiale, data una prima volta con RD del 7 febbraio 1938 e riconosciuta ancora con DPR del 21 gennaio1958.

Il territorio comunale comprende oggi anche i soppressi comuni di Monticello, annesso nel 1809, e Cassina de’Bracchi, aggregato nel 1874.

Nota di Massimo Ghirardi

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997, p. 181-182.

Foppoli M. / Mezzera V. STEMMARIO LECCHESE. Gli stemmi dei Comuni della Provincia di Lecco. Cattaneo, Lecco 2005, pp. 86-87.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di rosso, alla torre d’oro coperta, accompagnata da due trecce dello stesso piegate in cerchio, decussate in punta.”

Colori dello scudo:
rosso
Oggetti dello stemma:
torre, treccia
Attributi araldici:
accompagnato, coperto, decussato, piegato in cerchio

Gonfalone ridisegnato


Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Colori del gonfalone: bianco

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    7 Febbraio 1938

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    21 Gennaio 1958