Città di Casarano – (LE)

Informazioni

  • Codice Catastale: B936
  • Codice Istat: 75016
  • CAP: 73042
  • Numero abitanti: 20632
  • Nome abitanti: casaranesi
  • Altitudine: 107
  • Superficie: 38.08
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 43.7

Storia dello stemma e del comune

La località probabilmente prende nome dal personale latino Caesarius, un antico quanto sconosciuto centurione di età augustea, i cui meriti di veterano gli procurarono un vasto fondo agricolo nella zona (come testimonia il suffisso toponomastico “-anus”).

Lo stemma della città è stato concesso dal Presidente della Repubblica con Decreto del 4 febbraio 1993, dove è blasonato: “Di porpora, al pino d’Italia, di verde, fustato al naturale, nodrito nella campagna diminuita, d’oro; accollato dal serpente di verde, di tre spire, con la testa rivoltata, posta a sinistra del tronco, con la coda caricante la campagna diminuita. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di porpora, il motto, in lettere maiuscole di nero ESTOTE PRUDENTES SICUT SERPENTES. Ornamenti esteriori di Città”.

In un campo di porpora, smalto del manto imperiale e simbolico di regalità, dignità, potenza e sovranità sul proprio territorio, svetta un pino marittimo (o “d’Italia” come preferiscono gli araldisti) che si unisce come simbolo di forza, e di saldezza attribuibili allo spirito dei casaranesi. A questi va unita, come monito, la prudenza: ad essa si riferiscono sia il serpente (tradizionale simbolo di prudenza) che il motto, preso dal Vangelo di Matteo (10,16): SIATE PRUDENTI COME I SERPENTI.

Nota di Massimo Ghirardi

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di porpora, al pino d’Italia, di verde, fustato al naturale, nodrito nella campagna diminuita, d’oro; accollato dal serpente di verde, di tre spire, con la testa rivoltata, posta a sinistra del tronco, con la coda caricante la campagna diminuita. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di porpora, il motto, in lettere maiuscole di nero ESTOTE PRUDENTES SICUT SERPENTES. Ornamenti esteriori di Città”.”.

Colori dello scudo:
porpora
Oggetti dello stemma:
campagna, coda, pino d'italia, serpente, spira, testa
Attributi araldici:
accollato, caricante, diminuito, fustato, nodrito, posto a sinistra, rivoltato

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Reperito da: Luigi Ferrara

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di giallo con la bordatura diminuita, di porpora, riccamente ornato di ricami d’oro e caricato dello stemma come descritto al comma sei e con la iscrizione centrata in oro, recante la denominazione della Citta’, Le parti di metallo ed i cordoni sono dorati. L’asta verticale e’ ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia e’ rappresentato lo stemma della Citta’ e sul gambo e’ inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’oro.”

Colori del gonfalone: giallo, porpora
Partizioni del gonfalone: bordato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    4 Febbraio 1993

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    4 Novembre 1960