Comune di Cariati – (CS)

Informazioni

  • Codice Catastale: B774
  • Codice Istat: 78025
  • CAP: 87062
  • Numero abitanti: 8618
  • Nome abitanti: cariatesi
  • Altitudine: 50
  • Superficie: 27.95
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 110.0

Storia dello stemma e del comune

L’origine del toponimo non e’ chiara: esso potrebbe derivare dal greco cariatide oppure ‘abitante della citta’ di Karya’.

A giudizio del Padula, il nome di Cariati deriverebbe dall’ebraico Cariath, parola che compare ripetutamente nell’Antico Testamento con il significato di “citta’” (L. Accattatis, op. cit. pag. 125). Il borgo e’ certamente di antica origine e si pensa che sia stato edificato sulle rovine di un centro greco. In epoca medievale fu importante fortezza militare; infeudata a un’importante famiglia locale, passo’ nel 1307 sotto il dominio dei Sangiorgio, poi divenne possedimento per lungo tempo dei Ruffo di Montalto, quindi appartenne di se’guito ai Riario, ai Coppola, ai Borgia (1494-1505) e, infine, agli Spinelli (1505-1806) che nel 1565 vi ebbero il titolo di principe. Nel XVI secolo il paese venne ripetutamente conquistato e saccheggiato dagli invasori Turchi. Nel 1818 Cariati, che fu sede episcopale ancor prima del 1000, ebbe incorporate le Diocesi di Cere’nzia, Stro’ngoli e Umbria’tico.
L’abitato conserva ampi tratti della cinta muraria risalente al XV secolo e restaurata nei secoli XVI e XVIII, tra cui mura, bastioni, torri e la porta d’ingresso all’abitato medesimo.
La cattedrale e’ stata costruita nel XIX secolo su fondazioni del ‘400; presenta interno in stile neoclassico, tre navate a cupola, presbiterio ed altare maggiore a rivestimenti marmorei.
La chiesa dei Francescani Minori, la cui fondazione e’ del XV secolo, ha l’abside rivestita di mosaico a ceramica.
L’agricoltura produce frumento, olive, agrumi, fichi e uva da vino; molto importante e redditizia e’ la pesca che alimenta un intenso mercato. Tradizionale e’ poi l’artistica lavorazione di coperte arricchite di pregevoli disegni ricamati.
Patrono: San Cataldo (10 maggio)

Nota di Luigi Prato

Stemma Ridisegnato


Fonte: Archivio Centrale dello Stato

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo araldico


“Di cielo, al colle all’italiana di verde, accompagnato da due simili colli, più bassi e più stretti, uno a destra l’altro a sinistra, quest’ultimo sostenente la quaglia sorante, al naturale; essi colli fondati sulla pianura di azzurro, mareggiata di argento; il tutto accompagnato nel canton destro del capo dalla cometa di sette raggi e con la coda ondeggiante in palo all’ingiù, d’oro. Ornamenti esteriori da Comune”.

Gonfalone ridisegnato


Fonte: Centro Forniture s.n.c.

Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


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Profilo Araldico


“Drappo di giallo…”

Colori del gonfalone: giallo
Profilo Araldico

“Drappo di giallo caricato dello stemma comunale centrato..:”

bandiera ridisegnata

Disegnato da: Bruno Fracasso

bandiera Ufficiale
no bandiera
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    25 Marzo 2009