Comune di Carate Urio – (CO)

Informazioni

  • Codice Catastale: B730
  • Codice Istat: 13044
  • CAP: 22010
  • Numero abitanti: 1216
  • Nome abitanti: caratesi
  • Altitudine: 204
  • Superficie: 6.89
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 12.6

Storia dello stemma e del comune

L’attuale circoscrizione amministrativa di Carate Urio è formata dall’unione dei territori di Carate e di Urioavvenuta nel 1927.

 

Secondo alcuni studi Carate sarebbe un toponimo di origine celtica, il cui significato sarebbe “luogo della pietra” e sarebbe da attribuire alla vicinanza delle cave di Moltrasio, nelle quali l’attività estrattiva risale alla preistoria.

Fino al 1510 il territorio era unito alla comunità di Laglio e soggetto alla pieve di Nesso. Nel 1647 divenne feudo di Fracesco Gallio, duca d’Alvito, la cui famiglia mantenne il feudo fino al XVIII secolo, in quel periodo il comune di Carate si rese indipendente comprendendo anche le località di “Cassina Somajna” e “Cassina Restresio”.

L’amministrazione napoleonica riunì nuovamente Carate a Laglio nel 1807, ma riottenne l’indipendenza con la Restaurazione, con annessione alla provincia di Como.

Con l’Unità d’Italia il comune assunse la denominazione di Carate Lario, fino al 1927, quando si fuse con Urio.

 

Il toponimo di Urio dovrebbe essere derivato al termine greco ὅρος (oros), cioé “monte” o dalla popolazione preromana degli Orobi.

Fu feudo dei Dalla Porta dal XVIII secolo.

Il comune perse la sua indipendenza una prima volta con l’amministrazione napoleonica, quando venne aggregato a Moltrasio.

 

Lo stemma del Comune è stato concesso con RD del 30 maggio 1929, con il blasone: “Troncato, nel primo di rosso, al leone passante sulla partizione, sormontato da tre quadrelli male ordinati, il tutto d’argento; nel secondo di argento, alla porta sostenuta da uno zoccolo scalinato di due pezzi, le ante aperte, con quattro liste fiammeggianti, poste in fascia, uscenti: due dal lato destro delle scudo e due dal sinistro, il tutto di rosso”.

 

L’emblema rappresenta i due centri dei quali solo Carate possedeva uno stemma in precedenza, uno scudo argenteo con un leone rampante rosso (ripreso dallo stemma dei Gallio) sormontante delle fasce azzurre a simboleggiare il lago.

Nello stemma attuale il leone è stato posto nel campo superiore rosso e accompagnato da tre quadrati, essi sono un riferimento ad una etimologia alternativa del nome del paese: da “quadra”, unità di misura agricola.

 

Anche per Urio, oltre all’elemento parlante dello stemma dei Della Porta, sono state scelte delle fiamme, un riferimento ad un’altra ipotesi sul nome della località, dal verbo latino “uro” (bruciare)

 

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

 

 

Bibliografia:

 

Genovese C. STEMMI DEI COMUNI COMASCHI. Storia, immagini, curiosità. La Provincia ed. Como, 2016.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Fonte: Carletto Genovese

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Troncato, nel primo di rosso, al leone passante sulla partizione, sormontato da tre quadrelli male ordinati, il tutto d’argento; nel secondo di argento, alla porta sostenuta da uno zoccolo scalinato di due pezzi, le ante aperte, con quattro liste fiammeggianti, poste in fascia, uscenti: due dal lato destro delle scudo e due dal sinistro, il tutto di rosso. ornamenti esteriori da Comune”.

Colori dello scudo:
argento, rosso
Partizioni:
troncato
Oggetti dello stemma:
anta, leone, lista, pezzo, porta, quadrello, scudo, zoccolo
Pezze onorevoli dello scudo:
partizione
Attributi araldici:
aperto, fiammeggiante, male ordinato, passante, posto in fascia, scalinato, sormontato, sostenuto, uscente dal fianco destro, uscente dal fianco sinistro

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    3 Maggio 1929