Città di Capriate San Gervasio – (BG)

Informazioni

  • Codice Catastale: B703
  • Codice Istat: 16051
  • CAP: 24042
  • Numero abitanti: 7819
  • Nome abitanti: capriatesi
  • Altitudine: 190
  • Superficie: 5.83
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 17.8

Storia dello stemma e del comune

Il comune di Capriate San Gervasio è un comune sparso con capoluogo in frazione Capriate d’Adda.

Prima del R.D. del 28 giugno 1863 si chiamava semplicemente Capriate.
Il toponimo deriva dal nome personale “Caprius” con il suffisso aggettivale “-ate”. La parte “San Gervasio” deriva dal nome della frazione San Gervasio d’Adda.

I comuni confinanti sono: Bottanuco, Brembate, Canonica d’Adda, Filago, Trezzo sull’Adda, Vaprio d’Adda.

La località Crespi d’Adda è dichiarata Patrimontio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco come esempio di Archeologia Industriale.

Il Comune si e formato il 19 gennaio 1928 con la fusione dei territori di CAPRIATE D’ADDA e di SAN GERVASIO D’ADDA (i quali avevano assunto ciascuno il determinante “d’Adda” nel 1863).

La località più celebre del Comune è però la frazione di CRESPI D’ADDA importante esempio di “villaggio industriale” sorto tra il 1878 e il 1930 per volontà di Silvio Benigno Crespi, industriale cotoniero originario di Busto Arsizio, come microcosmo autosufficiente che ruotava intorno alla fabbrica e compreso nel 1995 nei siti architettonici tutelati dall’UNESCO.

Lo stemma del Comune è stato concesso dal re Vittorio Emanuele III con Regio Decreto del 26 luglio 1929 e così descritto: “Troncato, al primo d’azzurro allo scaglione d’argento, accompagnato da tre fusi dello stesso, posti due e uno; al secondo d’argento al castello di rosso fondato sulla campagna erbosa, accompagnato in capo da un fulmine dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune” (1).

Nella parte superiore dello scudo è rappresentato uno scaglione, altrimenti detto “capriolo”: ovvero “piccola capriata”, o travatura di sostegno dei tetti (con chiara assonanza col primo nome del Comune); è accompagnato da tre fusi in guisa di piccoli rombi allungati e simboleggianti il cotonificio Crespi.

Nella parte inferiore dello stemma una campagna “erbosa” (simbolo di fertilità) sostiene il castello richiamante l’antico feudo di San Gervasio che è accompagnato a sua volta da un fascio di folgori (“fulmine”) che indica l’energia elettrica fornita dall’impianto idroelettrico del luogo.

(1): al Comune è stato recentemente conferito il titolo di “città”.

Note di Massimo Ghirardi, si ringraziano Francesco Maida e Alessandro Neri per la gentile collaborazione

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA UTET, Torino 1990.
L. Cortesi, CRESPI D’ADDA. ELEMENTI DI ANALISI E RISCONTRI, Bergamo 2005
F. Maida, GLI STEMMI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO, Bergamo 2006

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Troncato, al primo d’azzurro allo scaglione d’argento accompagnato da tre fusi dello stesso, posti due e uno; al secondo d’argento al castello di rosso fondato sulla campagna erbosa accompagnato in capo da un fulmine dello stesso.Ornamenti esteriori da Comune”.

 

R.D. 26 luglio 1929

Colori dello scudo:
argento, azzurro
Partizioni:
troncato

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di azzurro…”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    17 Agosto 1928

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    11 Luglio 2006