Comune di Camaiore – (LU)

Informazioni

  • Codice Catastale: B455
  • Codice Istat: 46005
  • CAP: 55041
  • Numero abitanti: 32600
  • Nome abitanti: camaioresi
  • Altitudine: 34
  • Superficie: 84.59
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 27.1

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma di Camaiore è molto antico: è presente in una miniatura di Giovanni Sercambi del XIII secolo.

La figurazione non è stata ben chiarita, tradizionalmente si ritiene che la banda d’argento che taglia in due parti lo scudo, sia allusiva della antica via che attraversava il “campus Majore”, la vasta pianura ai piedi del versante tirrenico delle Alpi Apuane, mentre le tre torte azzurre simboleggerebbero i tre principali centri del territorio.

 

Centro di antichissimo insediamento è testimoniato da reperti preistorici, divenne poi un centro etrusco e quindi ligure-apuano. Conquistata dai romani nel 180 a.C. fu colonizzata da questi ultimi. A questo periodo risale anche il toponimo di Camaiore, che trae origine dal latino Campus maior (Campo maggiore), poi trasformatosi in Campomaiore e quindi nell’attuale Camaiore.

Nel Medioevo ebbe un notevole sviluppo, grazie all’antica Via Francigena, che conduceva verso Lucca e Roma, e arrivava dalla pianura padana (e “dalla Francia”, come attesta il nome) attraverso la Lunigiana e il Passo della Cisa. Nel 761 esisteva già il monastero di San Pietro Apostolo noto oggi come badia di San Pietro di Camajore. Il territorio ecclesiasticamente dipendeva dalla vicina pieve di Santo Stefano.

Fu un modesto borgo fino a decadere tra l’XI e il XIII secolo quando sulle alture intorno a Camaiore, alcuni ricchi proprietari di origine longobarda costruirono i castelli o villaggi fortificati di Gombitelli (1029), Pedona e Montemagno (1099), Fibbialla (1123), Montecastrese-Lombrici (sec. XII), Peralla (sec. XIII), Greppolungo (anno 1219), Monteggiori (1224), Montebello (1129), Albiano e Orbicciano (1183), Rotaio (1223), Monte Penna (sec. XIII). Su queste fortificazioni esercitarono i loro poteri le signorie feudali dei nobili di Montemagno e Pedona, i vicecomites di Corvaia e Vallecchia, i nobili di Bozzano come anche il collegio dei canonici di San Martino di Lucca.

Tra il 1225 e il 1226, il Comune di Lucca, allo scopo di conquistarsi un accesso sicuro al porto di Motrone, attaccò i castelli camaioresi, in gran parte alleati dei pisani, occupandoli con la forza. Lucca provvide poi a organizzare il territorio di Camaiore in una vasta Vicaria e ad aumentare i centri abitati secondo il modello della “terre nuove”, come per Pietrasanta costruita ex novo, e il primitivo borgo di Camajore che divenne il centro di questa estesa giurisdizione e che nel 1374 venne fortificato con una cinta muraria e turrita, con quattro porte: Porta San Pietro o Lombricese, Porta Genovese, Porta Lucchese e Porta Pedonese. Sul lato orientale, verso Lucca, fu costruita un’alta torre di avvistamento. Le mura castellane resteranno in piedi fino alla seconda metà del XIX secolo quando il consiglio comunale deliberò l’abbattimento ai fini di rinnovamento edilizio e per dare lavoro agli abitanti. Oggi della possente muraglia ne resta soltanto un tratto del versante settentrionale.

 

 

La circoscrizione amministrativa attuale comprende anche il territorio dell’antico castello di Montecastrese.

 

È gemellata con numerose altre località:

– dal 1990 con la croata Rovigno (Rovinj)

– dal 2000 con la tedesca Überherrn e con la francese L’Hôpital

– dal 2008 con l’italiana Castel di Casio

– dal 2009 con la francese Carpentras

– dal 2017 con la statunitense Cody

 

Note di Massimo Ghirardi e Vieri Favini

 

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997 (prima edizione 1990).
Pagnini (Gian Piero) a cura di, GLI STEMMI DEI COMUNI TOSCANI AL 1860. Polistampa, Giunta Regionale Toscana, 1991.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo araldico


“Di rosso, alla banda di argento, caricata di tre tortelli d’azzurro. Ornamenti esteriori da Comune”

D.Ric.C.G. 1 dicembre 1930
Trascritto nel Libro Araldico degli Enti Morali al volume I, pag. 242

Colori dello scudo:
rosso

Gonfalone ridisegnato


Fonte: www.radicedidue.com/Toscana

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


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Profilo Araldico


“Drappo bianco, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma del Comune. Le parti di metallo saranno argentate. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto bianco, con bullette poste a spirale. Cravatta e nastri tricolorati, dai colori nazionali”.

Colori del gonfalone: bianco

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    1 Dicembre 1930

    Trascritto nel Libro Araldico degli Enti Morali al volume I, pag. 242


    Regio Decreto (RD)
    concessione
    30 Maggio 1930

    LL.PP. 7 gennaio 1932