Città di Cairo Montenotte – (SV)

Informazioni

  • Codice Catastale: B369
  • Codice Istat: 9015
  • CAP: 17014
  • Numero abitanti: 13695
  • Nome abitanti: cairesi
  • Altitudine: 338
  • Superficie: 99.50
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 23.6

Storia dello stemma e del comune

Cairo Montenotte è un importante centro del Savonese, nonché l’abitato più vasto di tutta la Valle del Bormida.

Dopo la conquista romana lungo la valle del Bormida venne costruita la Via Aemilia Scauri, promossa dal console Marco Emilio Scauro nel 109 a.C, per collegare Derthona (Tortona) con Vada Sabatia (Vado Ligure) e nel luogo dove sorge oggi Cairo venne edificato il centro di Canalicum, mentre il toponimo Cairum è attestato più tardi, dal 967, quando l’imperatore Ottone I di Sassonia donò le terre, devastate dalle incursioni longobarde e saracene, al marchese Aleramo.

Il nome è forse derivata da un prediale, dal nome cioè della proprietà fondiaria di un possidente latino di nome Carius; ma secondo alcuni studiosi è possibile che il nome abbia qualche attinenza con la parola latina “quadrus” (quadrato) nella forma dialettale ligure “keiru” con significato di un particolare ‘tipo di pietra da costruzione’.

Fu compreso dall’imperatore Ottone I nella Marca Aleramica, e affidata successivamente ai Del Carretto, fu poi feudo dei marchesi del Vasto, all’inizio del XV secolo il territorio fu diviso tra il Marchesato del Monferrato e il Ducato di Milano, nel 1736 passò ai Savoia e, dal 1796, fu assoggettato da Napoleone Bonaparte.

L’8 maggio 1080 gli abitanti di Cairo stipularono un patto di amicizia con Savona, rinnovato negli anni successivi, fino al 1091 quando il territorio divenne un possesso di Bonifacio del Vasto, che successivamente ne distaccherà una porzione da destinare all’abbazia di Ferrania, fondata nel 1097.

Nella bolla del 20 febbraio 1141 il papa Innocenzo II cita il castello di Cairo come soggetto alla Santa Sede, assieme all’abbazia di Sant’Eugenio dell’isola di Bergeggi.

Dal 1131 al 1191 fece parte della Marca di Savona.

Il 5 luglio 1214 Ottone Del Carretto, signore di Savona, lo vendette al Comune di Genova che il 16 luglio successivo nominò lo stesso Ottone signore feudale dei castelli e terre di Cairo, Carretto, Vegneroli e metà del territorio di Carcare. Il 5 novembre 1235 i Del Carretto acquistarono il castello di Rocchetta di Cairo dagli Ospitalieri di San Giovanni.

Nel 1322 le terre dei Del Carretto passarono a Manfredo IV di Saluzzo, che l’8 febbraio 1337 le vendette agli Scarampi, ricchi mercanti e banchieri di Asti, come feudatari del Comune di Genova e, con la riunione dei principali feudi della zona, del marchese del Monferrato dal 9 luglio 1419.

Nel XVI secolo la regione subì le conseguenze della guerra tra le truppe imperiali e quelle francesi fino alla pace del 1599.

Nel 1625 e nel 1637 il borgo di Cairo venne attaccato e saccheggiato dalle truppe del duca di Savoia, in guerra con Genova, a seguito di ciò si determinò una grave carestia.

Il 5 ottobre 1735 una gran parte del territorio venne assoggettato al Regno di Sardegna, il 30 agosto 1736 venne unito anche il restante, a seguito del trattato di pace di Vienna.

Nel 1796 si combatté, nei pressi del piccolo centro di Montenotte, la prima battaglia vittoriosa della Campagna d’Italia di Napoleone Bonaparte, ricordata come la “Battaglia di Montenotte”.

Con la dominazione francese il territorio di Cairo venne costituito in municipalità, compresa dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all’interno della Repubblica Ligure.

Dal 28 aprile 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, rientrò nel I cantone, della Giurisdizione di Colombo (con capoluogo Savona) e, dal 1803, centro principale del I cantone di Savona nella Giurisdizione di Colombo.

Annesso al Primo Impero Francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte (n. 108), creato proprio in ricordo delle prime fortune di Napoleone, che comprendeva gli attuali territori delle Province di Savona e Imperia.

Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, secondo gli accordi del Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d’Italia dal 1861.

Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel IV mandamento di Cairo del Circondario di Savona, facente parte della Provincia di Genova; solo con la costituzione della Provincia di Savona nel 1927 il territorio cairese venne assegnato alla nuova circoscrizione provinciale.

Il determinante Montenotte venne assegnato con RD di Vittorio Emanuele II dell’8 aprile 1863, nel quale il re autorizzò il comune di Cairo ad assumere la nuova denominazione di “Cairo Montenotte”, a ricordo della battaglia dell’11 e 12 aprile 1796.

Nel 1880 i comuni di Carretto e Rocchetta di Cairo vennero soppressi e aggregati al Comune di Cairo Montenotte. Nel 1929 assorbì anche parte dei territori dei Comuni di Santa Giulia e Brovida (la restante parte venne assegnata a Dego, che cedette a Cairo anche la frazione di Dego).

Lo stemma comunale è stato formalmente concesso con DPR del 1 settembre 1971, ma è in uso da tempo, si blasona: “D’azzurro, alla fascia a scacchi in oro e neri, sormontata da tre torri d’oro, fondate sulla stessa, chiuse e finestrate di nero, merlate alla guelfa. Sotto alla fascia, una quarta torre, uguale alle precedenti. Ornamenti esteriori da città”.

La scacchiera simboleggia il capoluogo, il cui nucleo più antico ha pianta rettangolare, caratteristica dei borghi feudali pianificati.

Le tre torri nella parte superiore simboleggiano i tre castelli di Cairo, Carretto e Rocchetta Cairo, mentre la torre sottostante il capoluogo di Cairo, e la principale porta d’accesso al borgo storico: Porta Soprana, parte della cinta muraria del XIII secolo.

Oggi si tratta di un comune sparso con sede municipale nella frazione Cairo e gode del titolo di città, conferito con il D.P.R. del 7 gennaio 1956.

Dal 6 gennaio 2018 è stata adottata anche la bandiera civica, partita (come il gonfalone) di azzurro e oro a caricata dello stemma cittadino. Interessante il fatto che, per il vessillo, sia stato scelta la versione dello stemma del nostro sito.

Note di Massimo Ghirardi.

Si ringraziano Aurelio Molfa, Gianni Rupil e Giuseppe Delprato per la gentile collaborazione e per la fornitura di importanti documenti storici.

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997, p. 132.

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro, alla fascia a scacchi in oro e neri, sormontata da tre torri d’oro, fondate sulla stessa, chiuse e finestrate di nero, merlate alla guelfa. Sotto alla fascia, una quarta torre, uguale alle precedenti. Ornamenti esteriori da Città”

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
torre
Pezze onorevoli dello scudo:
fascia
Attributi araldici:
a scacchi, chiuso, finestrato, fondato, merlato alla guelfa, sormontato, sotto, uguale

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo partito di azzurro e di giallo…”

Colori del gonfalone: azzurro, giallo
Profilo Araldico

“Drappo partito di azzurro e di giallo…”

bandiera ridisegnata

Disegnato da: Massimo Ghirardi

bandiera Ufficiale
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    19 Settembre 1971

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    7 Gennaio 1956