Comune di Borgomezzavalle – (VB)

Informazioni

  • Numero abitanti: 335
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 19.41
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Borgomezzavalle è la denominazione del nuovo comune in Val d’Antrona istituito il 1 gennaio 2016 dalla fusione dei territori dei precedenti comuni di Seppiana (sede municipale) e Viganella.

Seppiana

L’antica Silva Plana richiama una zona pianeggiante in mezzo ai boschi e alle alture della valle, in particolare l’insediamento sorge in una spianata ottenuta artificialmente dagli abitanti su un fianco della montagna e nell’XI secolo ebbe la sua prima chiesa, dedicata a Sant’Ambrogio di Milano, che divenne la principale del territorio, comprendendo anche Antrona, Schieranco, Viganella che si separarono via via tra il 1771 e il 1621.

La zona ebbe una certa rilevanza per la presenza delle miniere di ferro.

Nel XVI e XVII secolo la zona venne spopolata dalla peste, la popolazione si rifugiò in posizione più elevata facendo voto a San Rocco erigendo una piccola cappella che, alla fine dell’epidemia, divenne una chiesa nel 1641 (ancora oggi il santo è molto venerato e il 16 agosto si organizza una partecipata processione).

Durante la Seconda Guerra Mondiale Seppiana e i suoi alpeggi sono stati teatro di scontri e dell’organizzazione di movimenti di resistenza all’invasione tedesca culminati nella proclamazione, nel settembre 1944, della Repubblica dell’Ossola.
In particolare nella Valle Antrona operò la 83° Brigata Garibaldi che si rese protagonista di coraggiose azioni di guerriglia.

Viganella

Posto in posizione centrale nella Valle Antrona, è un borgo pittoresco, aggrappato ad un dosso roccioso compreso tra due piccoli corsi d’acqua.

Anche questo centro si sviluppò intorno alle attività estrattive, documentate dal 1217 (il 21 luglio 1217 il vescovo di Novara, Oldeberto Torneffi, affitta ad un maestro fonditore un forno in Vai Magliasca nel Comune di Viganella), e alla produzione di carbone.

Lo stemma del comune è stato composto con elementi degli stemmi dei precedenti territori e legalmente concesso dal Presidente della Repubblica con decreto del 15 marzo 2018.

Il primo e il quarto campo presentano elementi dello stemma di Viganella. Il maglio, mosso dall’energia idraulica, ricorda la lavorazione del ferro; la vite l’altra attività più diffusa in passato: la coltivazione vinicola (il vino locale era esportato anche in Svizzera) che, ultimamente, ha avuto una certa ripresa, la vite è anche un riferimento al toponimo, assonante con “vignanella” (piccola vigna), che è stato ipotizzato come etimo del villaggio (anche se studi più accreditati lo fanno derivare da “[terra] vicana” con riferimento alle terre comuni (della vicinìa) degli insediamenti rurali di epoca medioevale.

Il secondo e il terzo campo presentano gli elementi dello stemma di Seppiana (formalmente concesso con D.P.R. 27.01.2012 e si blasonava: “Partito: il PRIMO, di verde, al giglio d’oro accompagnato da due fasce diminuite, una in capo, l’altra in punta, dello stesso; il SECONDO, di azzurro, al castagno di verde, fruttato di sette d’oro, fustato e sradicato al naturale”.

Nota di Massimo Ghirardi

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997, pp. 728-824.

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Giancarlo Scarpitta

Fonte: Dipartimento di Araldica Pubblica

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Inquartato: nel PRIMO, campo di cielo, al maglio di ferro trapezoidale di nero posto a destra, con lungo manico, di rosso, posto in banda, la parte finale del manico attraversante sulla ruota idraulica, d’argento, posta a sinistra, esso manico sostenuto centralmente dal fulcro di pietra di rosso, questo fondato sulla massa d’acqua, di azzurro, fluttuosa d’argento, a guisa di pianura, la ruota idraulica in parte sommersa nell’acqua; nel SECONDO, di verde, al giglio d’oro accompagnato da due fasce diminuite, una in capo, l’altra in punta, dello stesso; nel TERZO, d’azzurro, al castagno di verde, fruttato di sette d’oro, fustato e sradicato al naturale; nel QUARTO, d’oro, alla pianta di vite al naturale, sradicata dello stesso, pampinosa di due di verde, i tralci orizzontali uniti a quattro grappoli d’uva, posti in palo, di porpora, due a destra, due a sinistra”.

Gonfalone ridisegnato


Reperito da: Giancarlo Scarpitta

Fonte: Dipartimento di Araldica Pubblica

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di bianco bordato di azzurro…”

Colori del gonfalone: azzurro, bianco
Partizioni del gonfalone: bordato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    15 Marzo 2018