Comune di Borgo Virgilio – (MN)

Informazioni

  • Numero abitanti: 14855
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 70.20
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Il Comune di Borgo Virgilio è stato istituito il 4 febbraio 2014 (con legge della Regione Lombardia n. 9 del 30 gennaio 2014) con la fusione dei territori dei precedenti comuni di Borgoforte e Virgilio.

Attualmente il Comune fa uso di uno stemma costituito dai due scudi degli Enti precedenti uniti da un unico serto di alloro e quercia legati da un nastro tricolore.

Località Virgilio

L’unione delle quattro località di Bellaguarda, Cerese, Parenza-Olmazzo e Pietole ha dato origine al Comune di QUATTROVILLE, con sede nella frazione di Cerese1, che nel 1883 assunse la denominazione di VIRGILIO.
Publio Virgilio Marone nacque ad Andes, secondo la tradizione identificata con l’attuale Pietole (Pletulis nel 1015 poi Pletole), il 15 ottobre del 70 a.C. (“alle idi d’ottobre”). Sua madre era Magia Polla e il padre (forse) un tale Vergilio.

Dopo gli studi a Cremona e Milano si trasferì a Roma per intraprendere la carriera forense. Timido e riservato non si considerava adatto per quel mestiere. Fu comunque in contatto con Mecenate e il futuro imperatore Augusto. Deluso dalla vita nella capitale si trasferì a Napoli per frequentare il cenacolo del filosofo epicureo Sirone.

Dopo l’assassinio di Cesare, i Triumviri, impossessatisi del potere, decretarono tra il 42 e il 41 a.C. la confisca di terreni. In vista della cessione di lotti agricoli ai veterani congedati. Questa misura colpì anche la famiglia di Virgilio che si vide espropriare i possedimenti mantovani. Eco di questa sfortunata circostanza si ritrova nelle “Bucoliche” nella figura dei contadini tartassati. Il lavoro dei campi, la figura mitizzata dell’agricoltore, il piacere della vita di campagna si rivelano maggiormente nella successiva opera delle “Georgiche”. Un ideale “bucolico” che si contrapponeva alla corruzione del tempo. Con l’ “Eneide” Virgilio compose il suo capolavoro, che gli diede grande fama anche in vita. Un’opera commissionata da Augusto, che celebrava la stirpe della Gens Julia, discendente del mitico Ascanio o Julo, figlio di Enea (protagonista dell’opera) e della dea Venere.

Il poeta morì a Brindisi, di ritorno da un viaggio in Grecia il 21 settembre del 19 a.C. e fu sepolto a Napoli sulla via per Pozzuoli; sulla sua tomba fu posta la celebre epigrafe:“Mantua me genuit, Calabri rapuere, tenet nunc Parthenope, cecini pasqua rura duces”.

Durante il medioevo, per la sua vasta cultura, Virgilio fu ritenuto quasi un mago, lo stesso Dante lo ammirava al punto che nella “Commedia” lo sceglie come “maestro e dottore”.

Nel 1884, in occasione del XIX centenario della morte del poeta latino si propose il cambio della denominazione del Comune in VIRGILIO, che fu approvata nell’anno successivo. Lo stemma del comune presenta “uno scudo d’argento al capo di Virgilio “tagliato” coronato d’alloro tutto al naturale”. La stessa figura è presente nel canton destro del capo nello scudo della città di Mantova.

Blasone dello stemma del Comune di Virgilio: “Di argento, alla testa del poeta Virgilio, coronata di alloro. Ornamenti esteriori di Comune” concesso con D.P.R. del 5 giugno 1951.

Località Borgoforte

Deve il suo nome al fatto di essere stato un antico centro fortificato sulla riva sinistra del Po costruito nel 1216 dai mantovani per difendersi dagli attacchi di Ferrara, Modena e Reggio. Conquistato e distrutto nel 1702 dall’armata austriaca al comando del principe Eugenio di Savoia, venne riedificato dagli Austriaci nel 1859 il Forte Centrale, detto anche Forte di Borgoforte o Forte Magnaguti, facente parte della Testa di Ponte di Borgoforte (al quale corrispondeva il forte di Motteggiana sulla riva opposta del Po) a pianta ottagonale e tutt’ora visibile; oggetto di un recente restauro è di proprietà comunale, viene utilizzato come sede di attività ricreative e culturali.

Blasone dello stemma di Borgoforte: “D’azzurro, al castello merlato, torricellato di tre al naturale, aperto e finestrato del campo, su pianura erbosa di verde. Ornamenti esteriori da Comune” concesso con R.D. del 20 giugno 1930.

1 Sede comunale, allora come oggi.

Nota di Massimo Ghirardi, Alessandro Neri e Giancarlo Scarpitta

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Fonte: Giancarlo Scarpitta

Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo araldico


“Inquartato dalla croce d’azzurro, nel PRIMO, di cielo, al castello d’argento, torricellato di tre, merlato alla ghibellina, aperto e finestrato del campo, fondato sulla pianura erbosa; nel SECONDO e nel TERZO d’argento; nel QUARTO, d’oro, alla testa del poeta Virgilio, coronata d’alloro. Sotto lo scudo, su lista bifida svolazzante d’argento, il motto, a lettere d’azzurro: LABOR OMNIA VINCIT. Ornamenti esteriori da Comune”.

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Fonte: Giancarlo Scarpitta

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo d’azzurro, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dallo stemma sopra descritto con l’iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto del colore del drappo, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento.”

Colori del gonfalone: azzurro

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    25 Novembre 2019