Comune di Borghi – (FC)

Informazioni

  • Codice Catastale: B001
  • Codice Istat: 40004
  • CAP: 47030
  • Numero abitanti: 2736
  • Nome abitanti: borghigiani
  • Altitudine: 264
  • Superficie: 30.11
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 40.9

Storia dello stemma e del comune

San Giovanni in Galilea (documentato a partire dal 790), è il centro più antico del territorio e sede della primitiva chiesa plebana.

Poggio de’ Borghi (Podii Burgorum) sorse intorno al 1300, a spese dei vicini centri decaduti di Converseto e Raggiano, e divenne Comune nel 1350.

Nel XV secolo il territorio divenne feudo dei Malatesta, nel 1448 Sigismondo Pandolfo Malatesta lo concesse ad Antonio di Francesco degli Atti. A quel periodo risalgono le mura cittadine tutt’ora esistenti.

Posto nel Vicariato Pontificio di Santarcangelo, affidato a Galeotto Malatesta, fu poi dei duchi Della Rovere di Urbino.

Nel 1484 papa Sisto IV ne investì il conte Francesco Sassatelli di Imola, verso il quale il papa aveva un debito di mille fiorini “per i servizi prestati”.

Nel 1520 con un breve papa Leone X ne rinnovò investitura a Giovanni Cagnazzo Sassetelli e ai suoi successori “pro tempore et in Vacariatum“.

Nel 1797 il governo napoleonico della Repubblica Cisalpina alienò tutti i beni delle preesistenti signorie. Con la Restaurazione del potere Pontificio nel 1816, Pio VII con “Motu Proprio” costituì il Comune di Borghi con l’annessione di territori di San Giovanni in Galilea e San Martino di Converseto.

Lo stemma attuale del Comune mostra la figura di San Cristoforo, patrono principale del capoluogo, ed è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica del 9 gennaio 2004, dove si blasona: “Ca[m]po di cielo, alla effigie di San Cristoforo, il viso, le mani, le gambe di carnagione, capelluto e barbuto di nero, vestito d’oro, con mantello di rosso, il Santo sostenente sulle spalle il Divino Fanciullo, di carnagione, capelluto d’oro, con le braccia aperte, tenente con la mano sinistra il mondo d’oro, cerchiato e crociato di rosso, il Santo con le gambe e i piedi attraversanti lo specchio d’acqua, di azzurro, effigiato come area trapezoidale fondata in punta e caricante la campagna di verde, il Santo tenente con la mano destra il lungo bastone di legno al naturale, fiorito di rosso, posto in palo, attraversante sull’azzurro. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, le parole, in lettere maiuscole di nero BURGORUM COMMUNITAS. Ornamenti esteriori da Comune”.

Precedentemente il Comune faceva uso di uno stemma diverso regolarmente concesso con Decreto del Presidente della Repubblica del 12 settembre 1953: uno scudo “Di rosso, a tre bande d’oro, alla rosa del secondo in capo”.

Dall’inchiesta promossa dal card. Gaetano Bedini nel 1851 risulta che l’amministrazione comunale dichiarava di essere priva di stemma. Quello poi adottato potrebbe essere derivato dallo stemma dei Malatesta del ramo dei conti di Sogliano, a lungo signori di una parte del territorio (Converseto).

 

Nota di Massimo Ghirardi

 

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 2007.

Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna/Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna. GLI STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA. Compositori, Bologna 2003.

Statuto del Comune di Borghi. Approvato con delibera di consiglio comunale n. 44 del 28.11.1997. Modificato con delibera di consiglio comunale n. 7 del 6.2.1998; n. 24 del 20.3.1998; n. 17 del 19.6.2003, n. 19 del 6.6.2005.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo araldico


“Campo di cielo, alla effigie di San Cristoforo, il viso, le mani, le gambe di carnagione, capelluto e barbuto di nero, vestito d’oro, con mantello di rosso, il Santo sostenente sulla spalle il Divino Fanciullo, di carnagione, capelluto d’oro, con le braccia aperte, tenente con la mano sinistra il mondo d’oro, cerchiato e crociato di rosso, il Santo con le gambe e i piedi attraversanti lo specchio d’acqua, di azzurro, effigiato come area trapezioidale fondata in punta e caricante la campagna di verde, il Santo tenente con la mano destra il lungo bastone di legno al naturale, fiorito di rosso, posto in palo, attraversante sull’azzurro. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, le parole, il lettere maiuscole di nero BURGORUM COMMUNITAS. Ornamenti esteriori da Comune.”

D.P.R. 22 gennaio 2004

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di rosso…”

Colori del gonfalone: rosso

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    12 Settembre 1953

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    9 Gennaio 2004