Comune di Boca – (NO)

Informazioni

  • Codice Catastale: A911
  • Codice Istat: 3019
  • CAP: 28010
  • Numero abitanti: 1225
  • Nome abitanti: bochesi
  • Altitudine: 389
  • Superficie: 9.62
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 44.0

Storia dello stemma e del comune

Probabilmente il toponimo deriva dal latino “bucca” più con il significato di ‘sorgente’ che con quello di ‘foce’.

La fascia collinare dove è situata Boca è stata una delle prime località della zona ad avere un insediamento stabile di gruppi etnici dediti ad attività agricole quando ancora nella pianura verso Novara e Vercelli si estendeva una grande foresta. I primi abitanti della zona furono i Liguri. Ad essi subentrarono, nel V secolo A.C., i Celti, tribù di origine Gallica.

Temporaneamente sconfitti e soggiogati dalle legioni romane del console Claudio Marcello, nel 222 a.C. per merito di Annibale, ma, nel 217 A.C., si arresero definitivamente ai Romani.

 

Una relativa tranquillità ritornò attorno al 600 d.C. con l’avvento dei Longobardi che, divenuti padroni indiscussi dell’Italia Settentrionale, si proposero di riportare il lavoro nelle campagne rimaste per molto tempo incolte.

 

Tutta la comunità fu alle dipendenze dei Conti di Biandrate che, nel 1217, la cedettero ai Vercellesi che poi la concessero in feudo ai Signori Gozzo, Ottone e Corrado di Biandrate. Al principio del 1500 passò ad Anchise Visconti di Aravano, Signore di Elogio Castello e di Castelletto Ticino.

Per tutto il secolo XVI e oltre la metà del XVII, venne sottomessa da diversi feudatari fino a quando, con diploma del gennaio 1697, del feudo fu investito il marchese Ferdinando Rovida e a questa famiglia rimase per tutto il restante periodo dell’epoca feudale unitamente al feudo di  Muzano (che comprendeva Boca) nel 1697, la cui famiglia succedette ai Biandrate e ne mantenne con continuità il potere fino alle soppressioni napoleoniche.

 

Boca subì in seguito, la dominazione spagnola ed austriaca, per poi passare alla casa Savoia, salvo per la breve parentesi della conquista napoleonica. La popolazione, prima della seconda guerra mondiale, era formata quasi esclusivamente da contadini dediti prevalentemente alla coltivazione della vite. Poi lentamente sorsero in paese alcune piccole industrie per l‘estrazione dell’argilla: I giovani che non trovavano impiego nell’ambiente industriale presero la via dell’emigrazione.

 

 

Centro di antichissimo insediamento sullo stemma del Comune di Boca figurano dei monti innevati e tre ruote, i primi richiamano la posizione del territorio presso le basse colline del novarese settentrionale, in parte boscose e in altra parte coltivate a vigneti, dietro le quali si innalzano i picchi alpini.

 

Lo stemma è stato formalmente concesso con RD del 22 febbraio 1930 (Statuto del Comune di Boca, art. 4).

 

Le ruote richiamano l’emblema dei conti Rovida.

 

 

 

Nota di Massimo Ghirardi e Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato


Fonte: Giancarlo Scarpitta

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di rosso, ad un monte di tre cime di verde, ricoperto di neve, sormontato da tre ruote d’oro male ordinate. Ornamenti esteriori da Comune”.

Colori dello scudo:
rosso
Oggetti dello stemma:
cima, monte, neve, ruota
Attributi araldici:
male ordinato, ricoperto, sormontato

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo partito di giallo e di rosso…”

Colori del gonfalone: giallo, rosso
Partizioni del gonfalone: partito

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    22 Febbraio 1930