Comune di Bienno – (BS)

Informazioni

  • Codice Catastale: A861
  • Codice Istat: 17018
  • CAP: 25040
  • Numero abitanti: 3615
  • Nome abitanti: biennesi
  • Altitudine: 462
  • Superficie: 30.97
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 67.3

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma del Comune di Bienno si blasona «troncato di rosso e di nero» ed è uno dei più antichi della Valcamonica (assieme a quelli di Edolo e Darfo), come si potrebbe dedurre dalla sua semplicità.

Se ne vede una versione al centro del fastigio dell’organo della chiesa parrocchiale dei santi Faustino e Giovita realizzato nel XVII secolo a spese della comunità: uno scudo di forma ovale correttamente diviso orizzontalmente in due campi di rosso e di nero.

Lo stemma in uso mostra la troncatura orizzontale arcuata (tecnicamente “centrata”), una corruzione grafica originata dalla rappresentazione degli scudi ovali del periodo barocco che arcuavano la forma per conferire una certa “tridimensionalità” visiva. Una evidente corruzione della storica balzana originaria.

Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di nero.

Il toponimo non ha una origine certa, secondo Dante Olivieri l’antico Boenno deriverebbe dal prelatino bova (“smottamento”), mentre secondo altri deriverebbe dal personale latino Biennus. Da segnalare che il termine biennium in tarda latinità indicava il canale del mulino: intorno all’XI secolo i benedettini costruirono il “Vaso Re”, un canale artificiale in legno che derivava dal torrente Grigna per alimentare le ruote idrauliche delle fucine, dei mulini e delle segherie.

Antichissimo insediamento dell’Età del Bronzo venne poi abitato dai Camuni, la cui presenza è testimoniata dai segni rupestri sul colle del Cerreto, dove si trova la cosiddetta “preda dell’altare”, un masso erratico inciso.

La fortuna della Valcamonica, e di Bienno, fu sempre determinata dalle miniere di ferro e dalle fitte foreste che favorirono lo sviluppo della valle. Nel XVII secolo si perfezionò la produzione locale di armi bianche e armature.

Il territorio era soggetto al vescovo-conte di Brescia, che nel 1295 concesse i diritti “di Decima” agli uomini della Comunità, confermati fino al 1423. Nel 1374 il feudo venne concesso a Franceschino e Comino Ronchi

Tra il 1805 ed il 1815 il comune di Bienno fu unito a quello di Prestine col nome di “Bienno con Prestine”.

Il 20 dicembre 2015 si è svolto un referendum che ha sancito nuovamente l’unione dei Comuni di Bienno e Prestine. Il 23 aprile 2016 il comune di Prestine è stato incorporato nel comune di Bienno con la Legge Regionale 21 aprile 2016 n.9, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 16, suppl. del 22 aprile 2016.

Pertanto, dall’aprile 2016 Prestine ha cessato di essere comune ed è divenuto frazione di Bienno.

 

Nota di Massimo Ghirardi

 

Bibliografia:

Foppoli (Marco), 2011 – STEMMARIO BRESCIANO. Gli stemmi delle città e dei comuni della provincia di Brescia. Provincia di Brescia/Grafo ed. Brescia, p. 192.

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini







Profilo araldico


“Troncato di rosso e di nero”

Colori dello scudo:
nero, rosso
Partizioni:
troncato

Gonfalone ridisegnato


Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


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Profilo Araldico


“Drappo partito di rosso e di nero…”

Colori del gonfalone: nero, rosso
Partizioni del gonfalone: partito

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune