Comune di Barghe – (BS)

Informazioni

  • Codice Catastale: A661
  • Codice Istat: 17012
  • CAP: 25070
  • Numero abitanti: 1195
  • Nome abitanti: barghesi
  • Altitudine: 295
  • Superficie: 5.45
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 36.9

Storia dello stemma e del comune

Nel periodo compreso tra il 1928 e il 1956 fu aggregato al comune di Sabbio Chiese.

Il toponimo deriva probabilmente dal prelatino “barga” (capanna).

Il comune di Barghe fa parte della Comunità Montana della Valle Sabbia.

I comuni confinanti sono: Preseglie, Provaglio Val Sabbia, Sabbio Chiese, Vestone.

Utensili preistorici di selce sono ritrovati in una piccola grotta dietro l’abside della cappella di San Gottardo e in località Dissinico, sulla destra del Chiese (nella sella formata dai monti Draga e Selva) restano dei ruderi, nascosti dalla vegetazione, di un castello celtico a pianta esagonale. Una cosa però è certa: nel 43 a.C., quando i Romani occupano l’intera valle, il luogo ricopre importanza strategica, fondamentale fino a quando, nel 16-14 a.C., i confini dell’Impero sono portati oltre le Alpi. Il nucleo di Barghe con l’odierno aspetto si forma poi in epoca medievale intorno ad alcune tettoie (barek o barchi) che accolgono viandanti e bestiame. Sotto la Serenissima, dal 1385, Barghe fa parte della Quadra di Valsabbia e la sua ricchezza deriva dalle miniere di piombo argentifero e, più tardi, dalla lavorazione del panno lana e dalla produzione di carbone destinato alle fucine della zona. Nel 1610 il rettore veneto Giovanni da Lezze, nel suo Catastico, ricorda che due ponti collegano le due contrade, entrambe dette Avogadre, poste sulle sponde del Chiese. In epoca napoleonica Pietro Randini, commerciante di seta di Barghe, partecipa al Governo provvisorio bresciano, che lo invia il 24 marzo 1797 a far propaganda in Valsabbia. Qui don Filippi, anch’egli di Barghe, è alla testa degli anti-giacobini, contrastando l’attività del Randini. Quando il 14 maggio i Francesi invadono e distruggono la valle da Tormini a Lavenone, si accaniscono su Barghe, incendiandola e prendendo in ostaggio il fratello di Pietro Randini, Giacomo, rimasto fedele alla Serenissima. Gli austro-russi entrano poi a Barghe il 10 aprile 1799, ponendovi il quartier generale. Passano gli anni e nel 1848 il parroco don Marciano Bonardelli intercede presso le autorità austriache per evitare rappresaglie contro alcuni giovani che hanno sbandierato il tricolore. È forse in quest’epoca agitata che i barghesi sono chiamati Turabaghe, ovvero buca pance, ad indicarne il carattere ostico e ribelle. Nel 1866 casa Randini-Beccalossi ospita Giuseppe Garibaldi, alla vigilia della battaglia di Montesuello.

Tratto dal sito: bresciastory

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo araldico


Un piccone, una pala e una lanterna con candela accesa intersecanti tra di loro nella parte superiore ed inferiore sono poste equidistanti due api con ali spiegate.

 

Dallo Statuto comunale

Colori dello scudo:
azzurro

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo partito di rosso e di bianco…”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune