Comune di Angoulême – (16)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Angoulême (Engoulaem nel dialetto del Poitou) è una città storica capoluogo del dipartimento della Charente, situato nella regione Poitou-Charente.

Erede di un insediamento gallico che divenne la gallo-romana ICULISMA, compare in una lettera di Ausone, fu conquistata dai Visigoti e ripresa da Clodoveo (Clovis) nel 507. Nel IX secolo fu conquistata invece dai Normanni. Gregorio di Tours la nomina come EGOLISMA, che diventa EGOLESME poi ENGOLESME verso la fine del XII secolo.

Il 18 maggio 1204 il re d’Inghilterra Giovanni “Senza Terra”  firmò una Carta che segnò la creazione del Comune con la quale si «concede agli abitanti di Angoulême di tutelare le libertà e i giusti costumi della loro città e di difendere i loro possessi e diritti».

Nel 1360 fu nuovamente sotto il dominio inglese, che venne allontanato dalle truppe di Carlo V di Francia nel 1373, il quale si garantì la fedeltà della città concedendo numerosi privilegi.

La città fu capitale della conta dell’Angoumois, creata da Carlo “il Calvo” che fu di competenza dei Taillefer, poi dei Lusignan, quindi dal XIV secolo di un ramo della famiglia reale degli Orléans detto appunto dei Valois-Angoulême, di cui era membro Francesco I re di Francia che nel 1308 la eleva a capitale di Ducato. I duchi d’Orléans, Pari di Francia, brisavano l’arme reale di Francia con un lambello d’argento, che gli Orléans-Valois brisavano a loro volta caricandone i pendenti ognuno con un crescente (di luna) di rosso.

La città alza attualmente uno stemma che nel corso della storia ha subito numerose modificazioni e che si blasona: « D’azur, à un portail de ville côtoyé de deux tours crénelées d’argent, maçonnée et ajourée de sable, surmonté d’une fleur de lys d’or et d’une couronne royale du même »

In italiano : “D’azzurro, alla porta civica accostata da due torri merlate d’argento, murata e aperta di nero, sormontata da un giglio d’oro coronato dalla corona regale dello stesso”. La porta è l’unico elemento stabile in tutte le varianti apparse dello stemma.

Il motto della città: Fortitudo Mea Civium Fides si può tradurre con “La mia forza è la lealtà dei miei cittadini”. Con il quale è la porta stessa che parla, esortando gli abitanti, con elegante circonlocuzione, alla concordia e lealtà, che sono la vera forza per la difesa delle autonomie e delle libertà civiche.

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini


Nessun'altra immagine presente nel database

Profilo araldico


“D’azzurro, alla porta civica accostata da due torri merlate d’argento, murata e aperta di nero, sormontata da un giglio d’oro coronato dalla corona regale dello stesso”.

Colori dello scudo:
azzurro
Profilo Araldico

“Drappo di azzurro, alla porta civica accostata da due torri merlate d’argento, murata e aperta di nero, sormontata da un giglio d’oro…”

bandiera ridisegnata

Disegnato da: Massimo Ghirardi

bandiera Ufficiale
no bandiera
Altre Immagini
Nessun'altra immagine presente nel database

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune