Comune di Aiello Calabro – (CS)

Informazioni

  • Codice Catastale: A102
  • Codice Istat: 78004
  • CAP: 87031
  • Numero abitanti: 2017
  • Nome abitanti: aiellesi
  • Altitudine: 502
  • Superficie: 38.56
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 31.7

Storia dello stemma e del comune

Secondo lo studioso Vincenzo Padula di Acri, il nome di Aiello Calabro deriverebbe dall’ebraico ha-ggil, che significa “cio’ che e’ rotondo, cio’ che fa cerchio”, perche’ questa antica citta’ fu edificata appunto presso un cratere vulcanico dalla rotonda sommita’ (L. Accattatis, Vocabolario calabrese – italiano, pag. 29-30).
I recenti studi confermano l’antichissima origine del borgo che fu citta’ greca famosa; alcuni ritengono trattarsi dell’antica Tillesio, di cui parlano gli storici greci Licofrone e Tzeze, anche se il Padula attribuisce tale nome a Belmonte Calabro. Nel 981 subi’ la distruzione dei Saraceni provenienti dalla Sicilia; riedificato e fortificato con nuove mura e bastioni, fu sottoposto ad un lungo ed estenuante assedio ad opera di Ruggero il Normanno. Come centro abitato rappresento’ uno dei piu’ importanti feudi della Calabria e nel corso dei secoli passo’ di dominio in dominio; nel 1272 appartenne a Ludovico De Royre e dal 1321 fu sotto il potere di Giovanni D’Angio’. Successivamente divenne possedimento dei Siscara (1453-1569) e dei Cybo che ne furono dapprima marchesi (1569) e poi duchi (1605) fino al 1806. Chiamato dal 1864 con il nome di Aiello in Calabria, assunse quello attuale nel 1928 allorquando fu costituito quale Comune autonomo.
Numerosi sono i monumenti di interesse storico ed artistico di Aiello Calabro arrivati ai nostri giorni. In primo luogo, va citato il grandioso castello del ‘400, di cui rimangono alcuni resti quali mura perimetrali, balaustre e torri angolari speronate.
Il palazzo Cybo Malaspina e’ del ‘500-600; presenta balconi e finestre con ricca trabeazione e facciata laterale con ringhiera realizzata in ferro battuto, mentre il Palazzo Viola conserva la bella facciata decorata risalente al XVIII secolo.
La chiesa di Santa Maria Maggiore possiede un portale rinascimentale e campanile del XVI secolo; all’interno sono conservate opere barocche del ‘700, tra cui l’altare marmoreo e un ostensorio in argento.
La chiesa di Santa Maria delle Grazie presenta all’esterno strutture del ‘500 e all’interno un altare in marmi verdi della stessa epoca con frammenti scultorei del ‘400, mentre la chiesa di San Giuliano conserva l’abside di epoca medievale.
Le principali risorse locali sono date dall’agricoltura (cereali, olivi, vite, frutta), dall’allevamento del bestiame e dal commercio dei relativi prodotti.
Patrono: San Geniale (Prima domenica di maggio)

Note di Luigi Prato

Il toponimo originale di questo comune fu “Ajello”, diventato con il R.D. del 18 febbraio 1864 “Ajello in Calabria” e infine, con il RD del 9 aprile 1928 “Aiello Calabro”. L’orgine del nome riflette la parola latina “agellus” (campicello).

Il comune di Aiello Calabro fa parte della Comunita’ Montana del Savuto.

I comuni confinanti sono: Cleto, Grimaldi, Lago, Martirano, Martirano Lombardo, San Pietro in Amantea, Serra d’Aiello.

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo Araldico


Non ancora una blasonatura

Colori dello scudo:
nero

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di verde…”

Colori del gonfalone: verde

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    23 Giugno 1983