Comune di Vighizzolo d’Este – (PD)

Informazioni

  • Codice Catastale: L878
  • Codice Istat: 28098
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 955
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 17.15
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Il 10 agosto 1951 il Comune di Vighizzolo d’Este promosse un’istanza alle autorità competenti per ottenere l’ufficializzazione di uno stemma:

 

“d’argento allo scaglione d’azzurro, accostato da due spighe di grano al naturale, ed in punta dello scudo da una stella di rosso di cinque raggi”.

 

Lo scaglione doveva rappresentare i corsi d’acqua Santa Caterina e Fratta che scorrono nel territorio; le spighe la fiorente e prevalente economia rurale; la stella la frazione Tre Canne.

 

Il progetto non venne accettato in quanto all’Archivio di Stato di Venezia è conservato un antico stemma di Vighizzolo, di forma circolare, attorniato di ricami ed intagli d’oro e di rosso porpora.

 

Uno studioso di storia locale, Sergio Martinello, afferma che il carro raffigurato rappresenta il carattere prevalentemente agricolo della zona.

 

Il colore bianco (non argento) mette in luce l’abbondante farina ricavata dalle vaste distese di frumento, cereale da sempre coltivato in queste fertili terre.

 

Le due stelle d’oro, in sostituzione delle tradizionali ruote, indicano i due nuclei abitati compresi nel Comune: Vighizzolo d’Este (capoluogo) e la frazione Tre Canne.

 

Con il campo azzurro si vogliono poi ricordare le limpide acque del lago che qui si trovava ed in cui era fruttuosamente esercitata la pesca. Esso si estendeva fino ad includere i territori limitrofi di Santa Margherita, Megliadino, Piacenza d’Adige e Ponso. In località Colonna l’acqua rimase fino al 1922, quando cominciarono a funzionare le opere di bonifica. In precedenza la Veneta Repubblica si era adoperata per rendere fruttifera la zona.

 

Giancarlo Scarpitta riterrebbe invece più antica ed incerta l’origine dello scudo civico. Gli stessi simboli e smalti erano infatti presenti nello stemma del vicino Montagnanese, all’epoca della dominazione Carrarese (fino al 1405).

 

Al fine di uniformare il caratteristico stemma circolare (rotella) alla normativa vigente, lo stesso Giancarlo Scarpitta ha proposto di “caricare” lo storico emblema in un regolamentare scudo sannitico argento, accompagnato dai consueti ornamenti esteriori da Comune.

 

Già il ceramista estense Giovanni Capuani rappresentò in tale foggia l’arma civica all’interno della sala della Pretura di Este. Un altro siffatto esemplare fu collocato nella sala consiliare del Municipio.

 

Per quanto concerne il gonfalone, si può suggerire di mantenere quello proposto nel citato progetto del 1951 e consistente in un drappo: “partito di bianco e d’azzurro”.

 

Il Comune di Vighizzolo d’Este, pur avendo un così documentato ed antico profilo araldico, è purtroppo ancora sprovvisto del regolare Decreto di concessione dei propri simboli civici.

 

 

 

Nota di Giancarlo Scarpitta

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune