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Comune di Tende (Alpes-Maritimes – France)

5 Maggio 2014 di bfracasso Lascia un commento

Tende 2b

Tenda (Tende) fu abitata fin dalla più remota antichità e il suo passo, uno dei più importanti delle Alpi, vide nella storia il passaggio di molti eserciti.

 

La cittadina viene citata per la prima volta in documenti risalenti all’XI secolo; in seguito fu capoluogo di una contea comprendente Tenda, Briga, Limone, Vernante, Prelà e Castellaro; la contea fu retta dapprima dai Lascaris-Ventimiglia (metà XIII – fine del XIV secolo) ed in seguito, con il matrimonio del 1498 dell’ultima erede, Anna Lascaris, con Renato di Savoia (figlio naturale di Filippo II di Savoia e di Libera Portoneri, legittimato nel 1499) cominciò a far parte dei territori controllati dai Savoia, ma fu solamente con Emanuele Filiberto, alla fine del XVI secolo, che fu annessa pienamente ai territori di Casa Savoia.

 

Il comune di Tenda non segui la Contea di Nizza, di cui era parte, quando questa fu ceduta dal Regno di Sardegna alla Francia di Napoleone III (1860) rimanendo italiana fino al 1947, anno in cui, in conseguenza dei trattati di pace e dopo un referendum in merito, passò allo stato francese. Attualmente fa parte del Dipartimento delle Alpes-Maritimes nella Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra.

 

Tende 1b

Secondo una fonte del 1861 l’arma usata da Tenda è quella originaria dei Ventimiglia «di rosso al capo d’oro»,1 e, nella pratiche per dotarsi di uno stemma iniziate negli anni ‘30, il Comune richiese appunto di poter assumere quest’emblema, cimato da corona comitale, e appoggiando la richiesta anche su un non meglio specificato «manoscritto storico di Tenda»; la Commissione araldica piemontese, competente per territorio, rifiutò la concessione in quanto «…non può un comune (come pure una famiglia) portare stemma di un casato, sia pure estinto; né presenta [il Comune di Tenda] documento che chiaramente dimostrino che i Lascaris antichi signori di Tenda abbiano concesso ‘ex-privilegio’ a quel luogo di portare il loro stemma».2

Tenda 1a

Fu quindi proposto uno stemma «Di rosso al capo d’oro (in ricordo della feudalità Lascaris) caricato il tutto da una T di nero» (la proposta fu formulata sull’esempio dell’arma della città di Saluzzo che, per il relatore, portava «D’argento al capo d’azzurro (Marchesi di Saluzzo) caricato il tutto di un S d’… »)3 questo stemma («Di rosso; al capo d’oro, con la lettera maiuscola T, di nero attraversante sul tutto »), con corona da Comune, fu dunque concesso al Comune di Tenda con Regio Decreto del 2 marzo 1931 e lettere patenti del 15 ottobre 1931.

Tende 2b

Attualmente sull’arma portata dalla Commune di Tende vi è un po’ di confusione, secondo alcune fonti porterebbe il semplice stemma Ventimiglia, «di rosso al capo d’oro»,4 mentre secondo altre porterebbe le armi “matrimoniali” di Anna Lascaris-Ventimiglia e Renato di Savoia: «Inquartato: al 1º e al 4º di rosso alla croce d’argento alla cotissa di nero sul tutto (Renato di Savoia); al 2º e al 3º controinquartato, al 1º e al 4º d’oro all’aquila di nero coronato dello stesso, al 2º e al 3º di rosso al capo d’oro (Lascaris-Ventimiglia).»; quest’ultimo stemma è da ritenersi quello ufficiale in quanto presente sulla facciata dell’Hotel de Ville.

Nota di Giovanni Giovinazzo

 

 

Bibliografia:

 

Pierre-Jean Ciaudo, Armoiries et institutions des Communes des Alpes-Maritimes, du Comte de Nice ed de la Principaute de Monaco, p. 265, Editions “Europ’ Hérald Azur”, Nice 1992

Johannes Baptista Rietstap, Armorial général, contenant la description des armoiries des familles nobles et patriciennes de l’Europe, p. 1057, G.B. Van Goor, Gouda 1861

Archivio di Stato di Torino (ASTO), Commissione araldica piemontese, mazzo 7, relazione del 28 giugno 1930

 

(1) Rietstap, op. cit., p. 1057

(2) ASTO, op. cit.

(3) ASTO, op. cit.

(4) Ciaudo, op. cit., p. 265

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