Zirc

Zirci Apátság

(Abbazia di Zirc) – Monaci Cistercensi



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La storia di questo antico monastero, noto anche con il nome primitivo di Bakonyi (il toponimo Zircz diverrà dominante nel 1199), non è del tutto chiara: probabilmente all’inizio della storia si trattava di due abbazie separate, la fondazione è attribuita a Béla III, re d’Ungheria, nel 1182, poiché il sito era in precedenza una fattoria reale. Intorno si sviluppò un borgo, che godeva delle prerogative fiscali dell’abbazia, che oggi si è sviluppato nella città di Zirc (già Zircz), mentre l’abbazia divenne una delle più ricche e celebrate del regno, nel 1232 fu in grado di fondare l’abbazia di Kutjevo, nell’attuale Croazia.

 

Con l’invasione ottomana del territorio di Veszprem del XVI secolo si ebbe il tracollo del monastero che divenne proprietà privata dopo la fuga precipitosa dei monaci nel 1538.

 

Nel 1609 il sito fu acquistato dal canonico Mihály Monoszlay per il clero diocesano di Veszprem, nel 1659 venne donato a don Holweis, abate cistercense di Lilinfeld, che nominò il nuovo abate, don Márton Újfalusy nel 1660, con il permesso dell’imperatore Leopoldo I. Il prelato però dovette insediarsi a Pápa, perché gli edifici dell’abbazia non erano abitabili.

Nel 1678 venne assoggettata all’abbazia austriaca di Klostermarienberg (in ungherese Borsmonostor), a causa dei pesanti debiti venne ceduta, con beneplacito imperiale, a don Heinrich Kahlertnek, abate di Heinrichau nel 1700 per ripristinarne l’osservanza, che inviò un gruppo di monaci che si occuparono della ricostruzione degli edifici e della chiesa, inaugurata nel 1745.

 

Nel 1810 il governo prussiano soppresse l’abbazia slesiana di Heinrichau e, dopo la morte dell’ultimo abate Konstantin Gloger nel 1814, l’abbazia di Zirc ne divenne indipendente. Da quel momento fu il centro dell’ordine cistercense in Ungheria, che assunse un ruolo sempre più importante nell’educazione: dal 1814 gestì il ginnasio dell’antica capitale di Székesfehérvár e all’inizio del XX secolo aprì anche l’istituto di educazione musicale di Baja e il Liceo St. Imre di Buda.

 

Nel 1810 la comunità fu espulsa, come molte altre nel Paese, ma fu reintegrata nel 1814 sotto l’abbaziato di don Antonio Dreta, sotto la sua amministrazione le abbazie di Pilis e Pásztó furono unite a Zirc, così come lo fu nel 1878 l’abbazia di Szentgotthárd.

Nel 1923 fu fondata la Congregazione di Zirc, o Congregazione Zircense, comprendente 8 abbazie.

 

Dopo la seconda guerra mondiale e l’acquisizione sovietica dell’Ungheria, in quella che fu chiamata la “Riforma agraria” ungherese, tutti i terreni già di proprietà dell’Abbazia di Zirc furono confiscati nel 1945 in cambio di una promessa da parte del governo di sostenere le sue istituzioni educative. Le scuole gestite dai cistercensi, tuttavia, furono nazionalizzate nel 1948 e il 15 ottobre 1950, i cistercensi persero il loro diritto legale a funzionare come un ordine religioso, che venne soprpesso. Durante questo più intenso periodo di persecuzione, il regime comunista ha arrestato più di quaranta membri della comunità, tra cui l’abate don Wendelin Endrédy. Molti dei monaci fuggirono, un gran numero riparò nel Wisconsin (USA) dove prestarono servizio nella Spring Bank di Sparta (Wisconsin), fondata dai monaci olandesi nel 1928.

Nel 1956 un piccolo gruppo di questi cistercensi ungheresi lasciò il Wisconsin per fondare l’abbazia di Nostra Signora di Dallas a Irving, Texas.

Nel frattempo la chiesa dell’abbazia di Zirc nel 1950 venne trasformata in chiesa parrocchiale. Oggi rimane uno dei principali monumenti barocchi ungheresi, caratterizzat dalle due snelle torri campanarie e dallo sfarzo degli arredi e delle decorazioni interne di Franz Anton Maulbertsch (1745).

In occasione del 800° anniversario della fondazione, nel 1982, ha ricevuto il titolo di Basilica Minore.

Il monastero è stato ristabilito nel 1990 e mantiene le residenze di Eger, Baja, Budapest, Pécs e Székesfehérvár con le relative scuole. Oggi è visitabile, e la visita comprende la monumentale biblioteca (ricca di 65.000 volumi, tra cui 70 incunaboli e una mostra sulla storia del sito ) e il vasto e suggestivo Arboretum ricco di essenze rare.

 

Lo stemma antico dell’abbazia mostra una gru, tenente un sasso con la zampa, in campo rosso, simbolo di vigilanza e lealtà (e condiviso con altre abbazie dell’Ordine), in campo rosso. successivamente questo stemma è stato accollato ad una grande croce patente d’argento, caricata (alias: accantonata) dalle lettere latine M O R S (“MORS”) richiamano all’antica abbazia borgognona di Morimond, della quale Zirc si ritiene discendente. Lo stemma attualmente è rappresentato in forma circolare, circondato da due rami d’olivo, simbolo di pace (riferito alla pace della casa di Dio) e insignito di ben quattro pastorali.

 

Il 29 ottobre 1735 venne aperto il birrificio dell’abbazia, ma la produzione venne interrotta fino al 2015 quando, sulla base delle antiche ricette, è stata riavviata con strumentazioni moderne negli ambienti storici dalla Zirci Apátsági Manufaktúra

 

Oggi si può trovare:

  • Zirci Apátsági Pils, La chiara birra di Pilsen 5%
  • Zirci Apátsági “Belga”, ambrata 6%
  • Zirci Apátsági “Búza” (“grano”), birra di frumento non chiara e non filtrata 5,3%
  • Zirci Apátsági “Fönix” (“fenice”), scura 6,2%
  • Zirci Apátsági “Apátok Kedvence” (“la preferita dai Padri”), scura tipo lambik alla ciliegia selvatica, 3,5%
  • Zirci Apátsági “Levendulás”, bianca alla lavanda, 5,3%