Scourmont Chimay

Abbaye de Notre-Dame et de Saint Joseph de Scourmont

(Abbazia di Nostra Signora e di San Giuseppe di Scourmont) – Monaci Cistercensi della Stretta Osservanza



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La località di Mont du Secours era una selvaggia e sperduta località nel territorio del comune di Forges, oggi unito a Chimay, dove il 25 luglio 1850 si trasferì un gruppo di diciassette monaci trappisti provenienti da Westvleteren, su invito di don Jean-Baptiste Jourdain, parroco di Virelles presso Chimay. Il terreno venne loro offerto da Joseph de Riquet, conte di Caraman, principe di Chimay, ministro degli Affari Esteri del Regno, nonché borgomastro di Chimay.

Il luogo era abbastanza inospitale arido e paludoso, ma da subito i monaci cominciarono a disboscare e a rendere coltivabile il terreno dove iniziarono anche la costruzione di alcuni edifici della futura abbazia, che assumerà la denominazione di Notre Dame de Scourmont (“Monte Scuro”). La lavorazione dei campi non dette subito grande frutto, con ostinazione e opere di bonifica (nonché l’allevamento bovino) ebbero però la possibilità di produrre con successo dal 1862 un formaggio a pasta dura e una birra, che ebbero entrambi rapidamente grande fama in Belgio ma anche all’estero.

Lo stemma storico dell’abbazia mostra, in campo azzurro, uno scettro gigliato d’oro o, più propriamente, una “verga fiorita”. Il giglio (fleur-de-lys in francese) è l’emblema della Vergine Maria, e l’azzurro è il suo colore simbolico, ma è anche l’attributo iconografico di San Giuseppe, in riferimento al titolo del monastero. Sulle etichette della birra “Chimay” i gigli sono due e sormontano il toponimo della città. Si blasona: “D’azur au sceptre fleurdelisé d’or posé en pal issant de la pointe” (d’azzurro allo scettro gigliato d’oro posto in palo e fondato in punta).

L’associazione tra san Giuseppe e il bastone con gigli deriva dai Vangeli Apocrifi (“Protovangelo di Giacomo”) e ripresa dall’arcivescovo Jacopo da Varazze (“Legenda Aurea”).

Nel Protovangelo di Giacomo si racconta anche che Giuseppe era un vecchio ottuagenario, e Maria era una giovane fanciulla che viveva presso tempio di Gerusalemme dopo essere stata portata lì all’età di un anno come dono per il Signore.
Quando Maria raggiunse l’età da matrimonio, il Sommo Sacerdote chiese a Dio riguardo al futuro della ragazza e Dio per risposta gli ingiunge di convocare al tempio di Gerusalemme tutti i vedovi della Giudea muniti da una verga di legno: un segno miracoloso avrebbe indicato al sacerdote quale doveva essere il vedovo da scegliere come sposo per Maria, o come è tradotto in alcune versioni, per “dargli in custodia” la giovane.
Anche san Giuseppe si presentò ma non appena varcò la soglia del tempio, il suo bastone cominciò a fiorire e una colomba bianca gli si posò sulla sua testa. Nonostante le proteste di Giuseppe che si sentiva troppo vecchio e inadeguato, il Sommo Sacerdote gli ingiunse di accettare la volontà di Dio che si era manifestata in modo così evidente e Maria gli fu data in sposa. Gli altri pretendenti spezzarono la loro verga e se ne andarono irritati.

Oggi la comunità è composta da una trentina di monaci che seguono scrupolosamente la regola benedettina secondo la riforma Trappista nel rigore dell’interpretazione trappista (che prevede anche il voto di “silenzio”), compresa però l’ospitalità.

Grazie al successo, la produzione di birra e di latticini venne intensificata con l’apertura del laboratorio di Baileux, altra frazione di Chimay, inaugurato il 22 ottobre 1982, dove avvengono tutt’ora le operazioni di confezionamento dei formaggi (quattro tipi attualmente) e imbottigliamento della birra (sempre prodotta e affinata all’interno dell’abbazia, da potersi così fregiare del logo ATP).

Tre birre ad alta fermentazione sono fabbricati attualmente sotto il diretto controllo dell’abbazia:
– Chimay Rouge (Rossa), con il 7% di alcool (vol), nella bottiglia da 75cl, è conosciuta come Première. Ha un colore marrone scuro ed un aroma dolce dal gusto di frutta. Il malto in questa birra ha un carattere ricco, con sentori di noci, lievito e pepe.
– Chimay Bleue (Blu), con il 9% di alcool (vol), birra più scura. Nella bottiglia da 75cl, è conosciuta come Grand Réserve. Questa birra di colore rame scuro ha una schiuma cremosa e un gusto un po’ amaro è la birra classica di Chimay, esibisce un gusto di frutta, con caratteristiche piccanti. È estremamente popolare in Belgio.
– Chimay Blanche (Bianca), o Chimay Tripla, con l’8% di alcool (vol), nella bottiglia da Cl 75, è conosciuta come Cinq Cents. Questa birra fragrante presenta un colore arancione chiaro e un gusto molto amaro; è la più asciutta delle quattro.
– Chimay Dorée, con il 4,8% di alcool (vol), fermentata dagli stessi ingredienti della Rossa, ma più pallida e diversamente speziata. È una varietà rara, ideata per essere bevuta soltanto in abbazia o alla locanda vicina denominata Auberge de Poteaupré che è associata all’abbazia. Gli stessi monaci bevono questa varietà di birra piuttosto che le altre tre, più forti. Non c’è mercato ufficiale per la Dorée e le poche bottiglie che escono dall’abbazia sono per vie ufficiose (persino il Sito Web ufficiale non fa menzione di questa varietà di birra).

Nota: a Chimay esiste anche un’abbazia trappista femminile, erede dell’antica abbazia di Gomerfontaine, fondata nel 1239 a Trié-la-Ville, presso Rouen, in Normandia e soppressa nel 1792: l’abbazia ddi Notre-Dame-de-la-Paix che, però, non produce birra!