Buccinasco Cascinazza

Priorato dei Santi Pietro e Paolo di Buccinasco

() – Monaci Benedettini



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Questa piccola comunità benedettina si è insediata in un antico cascinale lombardo del Parco Agricolo Sud, nella località di Gudo Gambaredo, Comune di Buccinasco, alle porte di Milano il 29 giugno 1971 e si sostiene conducendo e amministrando direttamente l’azienda agricola (che comprende un apiario, un orto, un frutteto), nel più tradizionale rispetto della Regola di San Benedetto. Regola: “sono veri monaci, se vivono del lavoro delle proprie mani”.

La comunità non ha adottato un proprio stemma, in quanto legati all’esperienza del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione (denominazione adottata nel 1969 da una precedente iniziativa promossa nel 1954 da don Luigi Giussani il cui scopo è l’educazione cristiana dei propri aderenti per collaborare alla missione della Chiesa in tutti gli ambiti della società) possiamo associarli all’ormai tradizionale simbolo della fraternità: l’immagine di San Benedetto, disegnata dall’artista brasiliano Claudio Pastro nel 1980 per l’anniversario della nascita del Patrono d’Europa. In quello stesso anno l’Abate di Montecassino, don Martino Matronola, conferiva il primo riconoscimento ecclesiastico alla Fraternità di Comunione e Liberazione.

nella figura San Benedetto ha il dito medio, l’indice e il pollice della mano destra alzati per indicare le tre Persone della SS. Trinità: un invito ad essere, nella vita, in comunione; con la mano sinistra indica il cuore dove si realizza l’idea della Regola: la vita evangelica. Le spirali di gioielli stilizzate e il tondo della medaglia sono simboli della dinamica del divino che si incarna nell’uomo. A questa è associato il motto UT SEQUATUR CRISTUM (“Per seguire Cristo”) ad indicare il cammino dell’uomo.

L’attività brassicola è stata avviata nel 2004 nell’ex stalla ristrutturata, come attività che consentisse di integrare il reddito agricolo, dopo alcune sperimentazioni e dopo lo stage formativo di due monaci incaricati della produzione della birra, Fabrizio e Marco, all’abbazia trappista di Westvleteren e nei birrifici delle abbazie di Achel e di Chimay.

Nel 2008 è stato quindi attivato il primo micro birrificio italiano gestito interamente da monaci che ha prodotto la prima birra artigianale monastica del nostro Paese, continuando la tradizione delle birre in stile “abbazia” dei monasteri belgi.

Oggi si producono e commercializzano:
– La Birra Cascinazza Blond, Alcool: vol. 5,2% che ha ricevuto una Medaglia d’Argento al prestigioso concorso internazionale Brussels Beer Challenge 2014
– La Birra Cascinazza Amber Alcool: vol. 6,4%
– La Birra Cascinazza Bruin, una dubbel Alcool: vol. 8 %
– La Birra Cascinazza Kriek, una lambic alla ciliegia. vol. 7,8%